100 giochi di animazione per la Repubblica Centrafricana
15-11-2016 | di COOPI

100 giochi di animazione per la Repubblica Centrafricana

In Repubblica Centrafricana, imparare divertendosi è una questione di responsabilità sociale e individuale.  Nelle Prefetture di Ouham Pendé e Lobaye,  COOPI ha concluso il progetto a sostegno del sistema educativo finanziato da UNICEF/GPE con la pubblicazione di due manuali di animazione di 50 giochi ciascuno.

Due volumi destinati agli adulti (insegnanti, educatori e animatori socio-culturali) di uso pratico e divisi per fasce di età, ma con il preciso scopo di sviluppare il potenziale fisico, riflessivo e emozionale di tutti i bambini.  "In un contesto in cui la popolazione è da tempo vittima di problemi politici e militari e i bisogni di protezione dell'infanzia sono molti, l'animazione è lo strumento privilegiato per favorire l'integrazione, il senso del gruppo e infine la partecipazione alla vita sociale" racconta Paolo Prina, capo-progetto COOPI. "Attraverso il gioco i bambini diventano l'intermediario privilegiato per favorire i contatti e le comunicazioni tra diversi gruppi presenti, appartenenti anche a regioni di origine diverse".

"Air, terre, mer", "Koti Koti ! Ko o!", "Le jeu des erreurs": scarica e scopri Les 50 jeux d'animation pour la République Centrafricaine volume 1 e volume 2.

 

Il progetto di sensibilizzazione e formazione

 

I due manuali di animazione sono solo uno dei risultati nel quadro delle attività di sensibilizzazione e formazione realizzate per il rientro scolastico 2016/2017, che hanno coinvolto 450 insegnanti, 160 rappresentanti delle autorità locali e 47.556 bambini nel territorio delle 82 scuole previste. "Da una parte, il progetto ha voluto rafforzare le capacità locali e favorire un processo educativo di lunga durata, concentrandosi sulla formazione degli insegnanti e sul miglioramento della qualità dell'educazione", spiega Paolo Prina. Ma è stata fondamentale anche l'attività di promozione all'accesso alla scuola primaria,  sviluppata con un ampio programma di incontri, dibattiti, lavori artistici collettivi (vedi  Il Murales di Bouangui) e un'intensa campagna di comunicazione in radio. "Dopo una formazione di teatro forum con lo staff del progetto, sono nati dei messaggi diffusi dalle Radio Ndeke Luka di Bangui e Radio Voix Pende di Paoua" spiega Paolo Prina. Si tratta di piccoli dialoghi tra i diversi componenti delle comunità, genitori, capi villaggio, insegnanti e gli stessi bambini che discutono di tanti temi: matrimonio precoce, discriminazione, differenze di genere, igiene. Al centro di ogni dialogo il messaggio è chiaro: bisogna investire sull'educazione dei bambini perché loro sono il futuro della comunità.

"Complessivamente" conclude Paolo Prina "l' approccio innovativo di questo progetto ha avuto un impatto significativo in termini di mobilitazione comunitaria e testimonia la volontà di COOPI di fare dell'educazione una priorità in Repubblica Centrafricana".