25-01-2016 | di COOPI
Non tutti festeggiano il Natale
Chiedete a loro come festeggeranno il Natale...
Vivevano in un campo di rifugiati a Bambari, un caotico villaggio di baracche e lamiere nel cuore delle foresta della Repubblica Centrafricana.
Possedevano poco e tutto ciò che avevano era in paglia: capanna in paglia, tetto in paglia, niente elettricità e per cucinare i soliti braceri che in Repubblica Centrafricana si utilizzano praticamente ovunque.
Stamattina però un incendio ha devastastato il campo profughi e la causa sembra essere proprio una di queste "cucine da campo".
205 famiglie sono rimaste di nuovo, per l'ennesima volta, senza niente: il fuoco ha divorato tutto, senza pietà.
Al momento si contano i morti: nessuna cifra è ancora certa.
Circa il 15 feriti (tra cui un bambino di 3 anni, 3 donne e 3 casi gravi) sono stati evacuati all'Ospedale Bambari.
COOPI è presente sul terreno con un progetto finanziato da UNHCR il cui obiettivo è quello di monitorare i flussi migratori di quattro campi profughi. Il campo Sangaris, quello colpito dalla catastrofe di stamattina, è uno di quelli.
Da monitorare qui resta il dolore e la disperazione di chi si ritrova senza nulla, a soffrire il freddo impietoso delle notti centrafricane dicembrine.