RCA: proteggiamo i rifugiati vulnerabili
11-01-2017 | di COOPI

RCA: proteggiamo i rifugiati vulnerabili

È da un decennio che il Sud Sudan sta sperimentando una crisi multisettoriale aggravata dal clima d'insicurezza crescente dovuto alla presenza della LRA (Lord's Resistance Army). Questa forza incontrollata opera indisturbata ai danni dei civili: stupri, saccheggi, villaggi incendiati, uccisioni e omicidi, rapimenti di bambini e adulti, reclutamenti forzati di bambini da parte dei gruppi armati e altre atrocità sono all'ordine del giorno. Per via di questa situazione di conflitto, la popolazione è costretta ad abbandonare il Paese per rifugiarsi in Repubblica Centrafricana. Le cifre più recenti contano 4080 rifugiati sud sudanesi a Bambouti, vicino alla frontiera.

 

Che cosa facciamo?

 

 

In questo contesto, COOPI interviene nella prefettura dell'Haut Mbomou dal 2009 con un programma multisettoriale di protezione ed educazione concepito per la promozione dei diritti dei bambini e delle donne. Nella regione dell'Haut Mbomou la maggior parte delle bambine e dei bambini rifugiati non sono scolarizzati, non hanno accesso a cure mediche né a servizi sanitari né all'acqua potabile. Inoltre, in questa situazione post conflittuale, la sicurezza di bambini e donne è messa a repentaglio. La creazione, da parte di COOPI, di un progetto di Sostegno alla protezione d'emergenza dei rifugiati e della popolazione vulnerabile di Obo (Haut Mbomou) prevede di offrire un servizio di protezione a 140.000 beneficiari, grazie al finanziamento dell'UNICEF. Lo scopo di questo intervento è aiutare i soggetti più vulnerabili tra i rifugiati sud sudanesi in RCA a ritrovare una normalità nelle loro vite.