Siria. Matteo Crosetti, Coordinatore Regionale Medio Oriente, racconta la situazione a due mesi dal terremoto
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03-04-2023 | di COOPI

Siria. Matteo Crosetti, Coordinatore Regionale Medio Oriente, racconta la situazione a due mesi dal terremoto

Durante il corso della scorsa settimana, Matteo Crosetti, Coordinatore Regionale del Medio Oriente di COOPI-Cooperazione Internazionale, si è recato nella sede centrale di Milano per discutere degli interventi umanitari nell’area. La sua visita, a due mesi dal terremoto che ha scosso la Siria, ci ha dato modo di raccogliere la sua testimonianza sull’attuale situazione ad Aleppo, dove è andato recentemente in missione.

“Viaggiando da Damasco ad Aleppo in auto, mi ha colpito la devastazione che si estendeva da una parte all’altra del paese: gli effetti di un terremoto di magnitudo di 7.8 si sono sommati a quelli di una crisi entrata a marzo nel suo tredicesimo anno. Già prima del terremoto, infatti, le persone in situazione di bisogno erano 15 milioni; a questi se ne sono aggiunti indicativamente altri 2 milioni per il sisma”.

Come abbiamo affrontato le prime settimane dopo il terremoto?

“COOPI, come dimostrano le fotografie sul campo, è stata immediatamente operativa ad Aleppo, grazie alla presenza del suo staff locale. Uno staff che ha subito danni e perdite familiari, al pari della comunità, ma che è stato capace di rispondere con professionalità all’emergenza. Uno staff, anche, che ha potuto contare sull’aiuto e la solidarietà degli altri colleghi di COOPI pervenuti rapidamente e spontaneamente da altre zone della Siria”.

Come è cambiato il nostro intervento in questi due mesi?

“Grazie allo stanziamento del fondo COOPI per le emergenze, abbiamo aiutato subito 4.500 persone distribuendo materiali di sopravvivenza come torce, coperte, kit igienici, kit dignità; successivamente, grazie anche alla generosità dei nostri sostenitori italiani, abbiamo raggiunto 15.000 persone, aggiungendo la fornitura regolare di pacchi di cibo e la realizzazione di attività di supporto psico-sociale per i bambini e i ragazzi. Ad oggi, stiamo supportando 30.000 beneficiari”.

Cosa faremo in futuro?

“Nei prossimi giorni, apriremo tre nuovi progetti di assistenza umanitaria, che ci permetteranno di raggiungere anche le città di Hama e Latakkia, oltre che continuare ad intervenire ad Aleppo. Il di più che faremo sarà aiutare chi ancora ha una casa a ritornarvi, superando la paura e facendo le necessarie riparazioni. In questo modo contiamo di aiutare ulteriori 25.000 persone”.

Qual è stata la risposta della società civile siriana?

“É stata sorprendente. Nonostante la destabilizzazione causata da 13 anni di crisi, ed un terremoto che ha causato gravissimi danni, la società civile ha dato grande prova di sé, attivandosi per i primi soccorsi e strutturando una forte rete di collaborazione”.

Come sta vivendo la popolazione oggi?

“Ad Aleppo tantissime famiglie sono disperate, non possono permettersi di soddisfare i bisogni alimentari di base. Manca la luce, la benzina viene razionata settimanalmente. Molti hanno perso il lavoro. Chi è rimasto senza casa vive in condizioni assolutamente precarie all’interno di scuole o tendopoli in mezzo alle macerie. L’emergenza continuerà ed è necessario trovare dei nuovi mezzi, nuove finanze e nuovi strumenti per affrontarla.”

Per aiutare la popolazione di Aleppo, si può donare a COOPI con la causale "Emergenza terremoto" in questo modo: