Ciad. Il dialogo comunitario come mezzo di soluzione ai conflitti
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28-02-2020 | di COOPI

Ciad. Il dialogo comunitario come mezzo di soluzione ai conflitti

Il 10 dicembre 2019, presso la Casa della cultura di Bol, si è tenuto il secondo incontro sui dialoghi comunitari, parte del progetto “Sostegno alla protezione dei bambini colpiti dalla crisi del Lago Ciad”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). L’evento aveva come obiettivo quello di confrontarsi su tematiche quali i diritti dei bambini, la risoluzione pacifica dei conflitti e la coesione sociale, con il fine di trovare dei meccanismi e delle tecniche pratiche di risoluzione ai conflitti intracomunitari. 80 persone, di cui 20 donne e 60 uomini hanno partecipato all’incontro. Tra questi, capi villaggio, imam e i gruppi comunitari composti da donne ed uomini. 

L’incontro ha riscontrato un grande successo poiché ha dato spazio a momenti di confronto tra le comunità che condividono le stesse problematiche quotidiane. I dibattiti sono stati ricchi e un’esperienza nuova per qualche partecipante che non aveva mai precedentemente preso parte ad un evento simile. A tal proposito, il delegato ha ringraziato il consorzio COOPI/APSELPA per questa iniziativa e per essere riusciti ad unire i leader di 20 diversi comunità locali, sottolineando così l’importanza della promozione della coesione comunitaria al sostegno della pace. 

Le tematiche affrontate sono state numerose. I capi villaggio hanno evidenziato come le disuguaglianze sociali, l’ignoranza, l’ingiustizia e i rancori siano alla base dei conflitti tra le comunità. Gli imam hanno affermato l’importanza di essere presi in considerazione durante la risoluzione dei conflitti e hanno sottolineato la necessità di costruire scuole coraniche per i bambini. I gruppi composti da uomini hanno centrato il loro dibattito sui conflitti esistenti tra agricoltori e allevatori, facendo luce sui limiti che esistono nei conflitti tra agricoltori. Infine, i gruppi formati da donne hanno fatto diverse proposte come quella di inserire una cultura alla pace nell’educazione dei bambini, quella di privilegiare i dialoghi intracomunitari e quella di stabilire la pace come uno dei valori base della famiglia

Incontro presso la Casa della cultura di Bol

I partecipanti non hanno esitato nel portare la propria testimonianza raccontando le problematiche che vivono quotidianamente e sono stati propositivi nell’ideare iniziative volte alla ricerca della pace nelle rispettive comunità. Gli scambi sulle diverse tematiche sono stati produttivi ed ognuno è riuscito a dare il proprio contributo nella discussione. 

Grazie a questa attività COOPI è riuscita a rafforzare la resilienza ed il processo di consolidazione di una pace duratura nelle diverse comunità ospitate e le comunità di sfollati. Ha aperto un canale di comunicazione per rispondere ai conflitti d’interesse e ha migliorato la coabitazione pacifica e la coesione attraverso i dialoghi che permetto di identificare gli aspetti negativi che inficiano sulla convivenza delle comunità.