29-03-2017 | di COOPI
I danni del Niño Costero: il quadro della situazione
Per far fronte alle pesanti conseguenze del Niño Costero in Perù, dal 23 al 27 marzo abbiamo svolto una missione, coordinata da UNDAC (The United Nations Disaster Assesment and Coordination) nelle regioni di: Piura, Lambayeque, La Libertad, Tumbes e Lima Metropolitana.
Abbiamo partecipato attivamente a 3 delle 5 missioni di valutazione multi-settoriale rapida inviando 2 membri dello staff nella regione di Piura, 4 nell'area di Lima Metropolitana e 1 nella regione di Tumbes. E' così che ci muoviamo in caso di emergenza per raccogliere informazioni sulla situazione attuale delle crisi, per poi coordinare l'erogazione degli aiuti. Le missioni hanno avuto come obiettivo quello di identificare i bisogni e le problematiche delle zone danneggiate, dove sono stati organizzati dei campi per le famiglie che hanno perso la propria casa.
Il quadro della situazione, comune alla varie regioni, è tragico:
- completa mancanza di coordinamento tra il governo nazionale, regionale e municipale nella distribuzione degli aiuti umanitari;
- scarsa preparazione tecnica di risposta all'emergenza da parte dei funzionari locali;
- mancata corrispondenza tra il censimento delle persone colpite dall'inondazione e la realtà dell'impatto verificatosi;
- alloggi temporanei insufficienti per gli sfollati;
- collasso del sistema fognario;
- mancanza di acqua per soddisfare le necessità della popolazione in termini di consumo e igiene personale;
- possibili focolai di malattie infettive;
- isolamento e impossibiità di accedere al cibo per molte famiglie;
- perdita quasi totale dei mezzi di sostentamento (coltivazioni, pesca, turismo, commercio);
- aumento del tasso di criminalità.
Parallelamente nella regione di Lima Metropolitana abbiamo organizzato una missione con l'obiettivo principale di localizzare tutti i campi delle zone danneggiate in modo da diffondere informazioni utili a rendere gli aiuti umanitari più efficaci ed efficienti. Abbiamo percorso le zone danneggiate cercando i campi di accoglienza e intervistando la popolazione vittima delle inondazioni e degli huaycos (flusso di detriti e fango). Abbiamo localizzato 46 campi che ospitano 5.300 persone, tra cui molti bambini, anziani, persone diversamente abili, donne incinte, e identificato le necessità urgenti della popolazione danneggiata.
Ad oggi si registrano: 90 morti, 863.000 persone colpite in totale.
COOPI e tutte le altre istituzioni, governative e non, della Rete Umanitaria Nazionale si stanno organizzando per rispondere con la distribuzione di beni di prima necessità, l'assistenza alla popolazione e l'attivazione di progetti d'emergenza.