Niger, Tillabery : cliniche mobili per curare la malnutrizione nei campi IDP
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22-05-2019 | di COOPI

Niger, Tillabery : cliniche mobili per curare la malnutrizione nei campi IDP

Nei paesi del Sahel, il tasso di malnutrizione dei bambini di età compresa tra i 6 e i 59 mesi supera la soglia critica del 10% per la malnutrizione acuta e quella del 40% per la malnutrizione cronica.

L'insicurezza peggiora così la situazione nutrizionale, in particolare nei distretti di Ayorou e Tillabéry, con conseguente spostamento delle popolazioni.

Con il progetto “Contributo alla riduzione della mortalità e della morbilità connesse alla malnutrizione acuta grave tra i bambini di età inferiore a cinque anni, compresi casi speciali nel contesto della ripresa delle attività nei distretti di Tillabéry e Ayorou”, finanziato dalla Commissione europea (ECHO, Dipartimento per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile), stiamo intervenendo per circoscrivere le cause della malnutrizione occupandoci dei casi più gravi e organizzando sessioni di formazione sulle pratiche di alimentazione del neonato e del bambino piccolo (ANJE).

Il progetto si concluderà a febbraio del 2020 e, finora, ben 5.951 bambini sono stati curati dalla malnutrizione.

Curiamo i casi di MAS tra gli sfollati interni del Niger

Nel distretto di Tillabery, le attività di COOPI in materia di sicurezza alimentare hanno dovuto tenere conto anche della presenza di circa 2.531 sfollati interni; da cui l’esigenza di intervenire tempestivamente per supportare anche i casi di malnutrizione nei 6 campi sfollati.

Visita a uno dei campi sfollati

La strategia adottata da COOPI ha visto l’implementazione di una clinica mobile, che ha permesso di prendere in carico direttamente i casi di MAS nei campi sfollati: durante le fasi di controllo, i bambini sono stati trasferiti ai CSI (centri di salute integrata), mentre i casi più gravi sono stati presi in carico nei Centri di riabilitazione nutrizionale intensiva (CRENI).

In questo senso, stiamo contribuendo a migliorare lo stato di salute dei bambini tra i 6 i 59 mesi, attraverso la:

  • visita di 459 bambini all’interno dei campi sfollati;
  • la formazione di donne incinte e allattanti sulle buone pratiche di diversificazione alimentare;
  • la distribuzione di kit WaSH;
  • lo sviluppo di strategie comunitarie per il monitoraggio dei casi di MAS.

Il progetto ha visto la diretta e attiva partecipazione di tutte le parti coinvolte: la collaborazione tra responsabili dei centri CSI e dei capi gruppo dei centri sfollati ha permesso di identificare in particolare due relais comunitari, nella figura di un uomo e una donna, che eseguiranno con regolarità azioni di monitoraggio sui bambini malnutriti, incoraggiando anche visite a domicilio e sessioni di sensibilizzazione contro la MAS.

Il nostro intervento in questa situazione di emergenza ha permesso di salvare in tempo 55 bambini affetti da MAS, offrendo loro cure gratuite. Un contributo, insieme a quello di ECHO, fortemente apprezzato dagli operatori, i beneficiari e le autorità locali nel distretto di Tillabery.

L'insicurezza alimentare in Niger

In Niger, le siccità frequenti, la fame diffusa e le catastrofi naturali non migliorano il quadro generale di queste zone, in particolare nel distretto di Tillabery, dove le risorse alimentari continuano a scarseggiare, aggravando ulteriormente le condizioni di salute della popolazione, in particolare di neonati e bambini.

La natura cronica delle catastrofi naturali ha rallentato drasticamente la capacità di recupero delle popolazioni, sottoponendole a un elevato rischio di malnutrizione, in particolare bambini e donne incinte. La criticità della situazione attuale in Niger deve inoltre tenere conto di altri fattori, quali la mancanza di servizi di base, l'accesso inadeguato all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, pratiche familiari e una protezione sociale inadeguate per i soggetti più vulnerabili.

Per questo motivo, la sicurezza alimentare è una sfida sempre aperta in questo paese, alla quale COOPI non si sottrae e per la quale appoggia le comunità locali dal 2012.