Popoli del Lago Ciad, la mostra a Roma
27-11-2018 | di COOPI

Popoli del Lago Ciad, la mostra a Roma

Su iniziativa dell'Agenzia Italiana di Cooperazione allo sviluppo, la mostra "Popoli del Lago Ciad" arriva a Roma, ospite del Museo delle Civiltà - Museo Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini", dal 30 novembre al 13 gennaio, in piazza Marconi 13.

Gli scatti del fotografo ciadiano Abdoulaye Barry saranno mostrati in anteprima giovedì 29 novembre alle h 18.30 per l'inaugurazione, a cui parteciperà il direttore vicario dell'AICS, Leonardo Carmenati, il presidente di COOPI, Claudio Ceravolo e il giornalista di Vita, Paolo Biondi. A seguire, l'esibizione di Pap Yeri Samb, apprezzato percussionista africano dell’Orchestra di Piazza Vittorio e un piccolo aperitivo.

Per partecipare all'inaugurazione, occorre registrarsi qui.

La mostra di Abdoulaye Barry, curata da Laura Serani e Giuseppe Frangi, è stata finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzata da COOPI e Vita, nell'ambito dell'iniziativa di emergenza AID 11010 ("Assistenza a rifugiati e sfollati interni nella Regione del Lago Ciad").

Sono oltre 10,7 milioni gli uomini, le donne e i bambini afflitti dalle violenze scoppiate con la nascita del gruppo terroristico nigeriano Boko Haram, un conflitto che, dal 2014 ad oggi, ha avuto un tragico effetto domino, creando 2,4 milioni di sfollati e mettendo 5 milioni di persone a rischio di insicurezza alimentare e 3 milioni di bambini fuori dal sistema scolastico.

È proprio in Nigeria, Niger, Ciad e Camerun, quattro paesi coinvolti dall’emergenza, che COOPI è impegnata nel sostegno di centinaia di migliaia di sfollati, rifugiati e comunità locali, attraverso progetti di assistenza umanitaria multisettoriali, dall’educazione alla salute ­fino alla sicurezza alimentare, ­finanziati dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Seguendo il lavoro dell’organizzazione, il fotografo ciadiano Abdoulaye Barry ha trascorso alcuni mesi viaggiando attraverso il sud del Niger, al confi­ne con la Nigeria, nell’estremo nord del Camerun, e in Ciad, documentando l’intervento di COOPI e la quotidianità di chi vive la crisi sulla propria pelle, ogni giorno.

Abdoulaye Barry, fotografo ciadiano, è nato a N’Djamena nel 1980. Ha iniziato la sua carriera fotografando cerimonie matrimoniali, funerali e feste celebrative di neonati. Dopo una formazione ­finanziata dalla Fondazione CCF (Centre Français des Fonds et Fondations) per la fotogra­fia, Abdoulaye produce la sua prima serie sul tema dei bambini di strada. Esposto nel 2009 alla Biennale di Bamako, la più grande manifestazione fotogra­fica del continente africano, questo lavoro gli vale il Premio della Giuria. Nel 2010, Barry realizza un ampio servizio sui pescatori del Lago Ciad, minacciato da una gravissima crisi sociale e ambientale. Negli anni successivi ha prodotto lavori fotogra­fici sociali sulla gioventù di N’Djamena e sul tema dell’acqua nella capitale ciadiana.

"Popoli del Lago Ciad. Una crisi umanitaria vista dall'interno" di Abdoulaye Barry. Dal 30 novembre al 13 gennaio, al Museo delle Civiltà - Museo Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma (Piazza Guglielmo Marconi, 13) dal martedì alla domenica, dalle h 8 alle h 19. Il biglietto al Museo è comprensivo della mostra.