RDC: 280.000 persone soffrono per la ripresa delle ostilità in Ituri
27-03-2019 | di COOPI

RDC: 280.000 persone soffrono per la ripresa delle ostilità in Ituri

Nella regione dell’Ituri, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, gli attacchi intercomunitari tra le due etnie dei Lendu e degli Hema, ripresi alla fine del 2017, hanno provocato lo sfollamento di circa 280.000 persone, esposte, oltre alle violenze, all’insicurezza alimentare, alla scarsa igiene, ad epidemie di febbre tifoidea ed al colera.

Da luglio 2018, grazie al Fondo Umanitario, abbiamo lanciato il progetto “Risposta multisettoriale di emergenza in materia di alimentazione, salute e protezione delle popolazioni colpite dalla crisi umanitaria nel territorio di Djugu, provincia dell'Ituri”, che si concluderà a maggio 2019.

Dei diversi settori coperti dal progetto, quello della protezione sarà uno dei principali. L’obiettivo è di contribuire alla sicurezza e al rispetto dei diritti di ragazze e donne, uomini e ragazzi vittime di violenze di genere o di discriminazioni.

Sessioni terapeutiche e psicologiche, attività ricreative e corsi di alfabetizzazione sono alcune delle iniziative in programma. Un aspetto importante di questi incontri sarà la modalità partecipativa con cui si svolgeranno: questo approccio permetterà alle vittime di uscire dalla stigmatizzazione sociale e culturale, offrendo loro una porta di accesso verso l’emancipazione personale e lavorativa.

In questo senso, corsi propedeutici di formazione al lavoro, come la produzione di artigianato locale e l’insegnamento di buone pratiche nel settore tessile, agricolo o dell’allevamento, saranno realizzati all’interno delle strutture appositamente predisposte, per garantire la privacy e la sicurezza dei/delle richiedenti aiuto.

Si tratterà di locali ricostruiti o riabilitati, che fungeranno da centri antiviolenza: luoghi di incontro, ascolto e supporto sicuri per i membri di entrambe le comunità dei Lendu e degli Hema. In questo modo, non solo si aiuteranno le vittime, ma si favoriranno anche ambienti per la riconciliazione intercomunitaria.

Programmi di sensibilizzazione, proiezioni di filmati e realizzazione di spot sono inoltre in corso d’opera. Così facendo, promuoveremo i valori di una società libera dalla violenza di genere e da qualsiasi forma di discriminazione o abuso, sensibilizzando non solo le famiglie, ma anche le strutture scolastiche e ospedaliere.

Dal 2000 a oggi COOPI è presente in Ituri e continua a portare a termine diversi progetti, in contesti di emergenza e di sviluppo, nell’ambito della sicurezza alimentare, della salute e della protezione.