Camerun, impatto del progetto di sicurezza alimentare
22-03-2018 | di COOPI

Camerun, impatto del progetto di sicurezza alimentare

A partire dall'anno 2013 le popolazioni della regione dell'Estremo Nord del Camerun si stanno confrontando con gravi problemi di insicurezza alimentare, malnutrizione e scarso accesso alle fonti d'acqua. Questa situazione è stata attribuita alla setta Boko-Haram. In effetti, la regolarità delle incursioni di questa setta in territorio camerunense e nigeriano ha comportato spostamenti di massa delle popolazioni (sfollati interni e rifugiati), l'abbandono delle terre coltivabili con relativi cali di produzione agricola, il mancato accesso delle popolazioni sfollate alle risorse alimentari e scarse fonti idriche, con conseguente degrado nutrizionale dei bambini da 0 a 59 mesi e delle donne incinte e che allattano.  

L'intervento di COOPI attraverso il progetto Sicurezza alimentare (2017-2018) finanziato dall'AICS (l'Agenzia Italiana per la Coopeazione allo Sviluppo) per le popolazioni a rischio nei circondari di Makary, Hile-Alifa, Fotokol e Blangoua, nel dipartimento di Logone e Chari, regione dell'Estremo nord del Camerun, è tripartito.



Magazzino COOPI nel circondario di Fotokol

Pressione di una risorsa idrica carente nel circondario di Blangoua

Impatto sull'agricoltura

Attraverso le azioni di sostegno al rilancio agricolo, 2.100 famiglie vulnerabili hanno beneficiato di 67 tonnellate di fertilizzante, 25 tonnellate di sementi alimentari migliorate, 110 Kg di sementi ortofrutticole, 20 motopompe, 40 polverizzatori, 1.000 machete e 2.000 zappe, oltre a interventi di formazione sulle tecniche di produzione agricola.

I vantaggi del sostegno fornito a questa resilienza sono numerosi. Concretamente, si tratta di:

  • Rilancio agricolo di circa 600 ettari di superficie coltivabile rivalorizzata
  • Accesso alle risorse alimentari da parte di almeno 11.970 persone   
  • Approvvigionamento dei piccoli mercati locali attraverso i prodotti dei beneficiari, al fine di facilitare l'accesso ad altre popolazioni e il rilancio dell'economia locale
  • Valorizzazione di una parte della produzione per soddisfare altre esigenze non alimentari delle famiglie beneficiarie
  • Utilizzo di manodopera giovanile delle famiglie beneficiarie nei lavori agricoli, con conseguente riduzione del rischio di arruolamento nelle file dei terroristi.

Impatto sulla malnutrizione

Nel quadro della malnutrizione accentuata dalla crisi provocata da Boko Haram, è stata fornita assistenza alimentare a 3.000 bambini (da 0 a 59 mesi) e a 800 donne incinte o in  allattamento con difficoltà nutrizionali nei distretti di  Makary e Mada. Questo sostegno ha permesso a oltre l'80% dei beneficiari diretti dell'intervento di avere una protezione dalle difficoltà alimentari durante i lunghi periodi di carenza. Gli interventi di sensibilizzazione e formazione effettuati riguardo alla malnutrizione hanno permesso di trasmettere ai beneficiari le nozioni di  diversità alimentare e razioni equilibrate, nonché di diffondere le ricette di efficaci minestre arricchite a base di prodotti alimentari locali.  Sebbene gli alimenti locali di base offerti ai beneficiari non posseggano proprietà terapeutiche, le loro proprietà nutrizionali hanno comunque permesso di frenare il dilagare della malnutrizione durante l'intervento.   

Impatto sull'acqua

Prima dell'intervento di COOPI nell'ambito WASH (Water and Sanitation), il piano di risposta umanitaria stimava a meno del 50% il tasso di accesso della popolazione a una fonte d'acqua sicura. La valutazione di questo aspetto, svolta nel circondario di Fotokol da parte della cooperazione UNICEF-CAMERUN in data 28 luglio 2017, ha determinato la presenza di COOPI a fianco di alcune organizzazioni volte al miglioramento di questa situazione. La formazione accordata ai comitati di gestione delle fonti d'acqua nei confronti delle popolazioni vulnerabili ha permesso l'accesso a fonti d'acqua sicure. Le fonti idriche ripristinate hanno permesso di ridurre la pressione sulle opere funzionali nelle località sovrappopolate, consentendo comunque il miglioramento della diponibilità dei volumi d'acqua potabile per ogni famiglia beneficiaria.

L'intervento di COOPI ha rappresentato una risposta adeguata alle necessità manifestate.