CONCORD chiama i leader europei a una nuova politica migratoria
04-02-2016 | di COOPI

CONCORD chiama i leader europei a una nuova politica migratoria

CONCORD, network delle ONG in Europa per lo sviluppo e l'emergenza (di cui COOPI è membro), prende posizione sul tema immigrazione, uno dei principali argomenti in agenda dell'ultimo Consiglio Europeo del 25-26 giugno

Riportiamo le dichiarazioni di CONCORD:

"Dall'inizio del 2015 più di 1.800 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste europee, una cifra 50 volte maggiore rispetto allo stesso periodo del 2014. L'Unione Europea deve assumersi precise responsabilità su questo tema, facendo riferimento ai suoi valori fondativi di solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Le continue tragedie del mare dimostrano il fallimento dell'attuale approccio europeo all'immigrazione, basato su logiche di protezione e controllo dei confini anziché mirato ad assicurare la sicurezza dei migranti. L'attuale rafforzamento dei confini europei non rispetta il diritto fondamentale alla vita né rispetta i trattati internazionali.

La cooperazione può contribuire a rendere la migrazione una scelta anziché una necessità. L'Unione Europea deve analizzare le cause delle migrazioni forzate ed elaborare una nuova politica umanitaria per prevenire crisi e conflitti, così come politiche di sicurezza coerenti con gli obiettivi di sviluppo; deve inoltre rifiutarsi di negoziare con paesi che non rispettano i diritti umani.

Fino a quando le rotte dell'immigrazione legale rimarranno chiuse, la vita dei migranti è in pericolo e il loro diritto di asilo è di fatto negato. Chiediamo ai Capi di Stato di adottare misure per aprire canali sicuri e regolari per lo spostamento dei migranti, per garantire la loro incolumità e per combattere il fenomeno dell'immigrazione irregolare.

Chiediamo che venga creato un meccanismo di suddivisione delle responsabilità tra gli Stati Membri per l'accoglienza dei profughi, basato su criteri vincolanti e non volontari per quanto riguarda l'accoglienza e la sistemazione.

E' importante che le soluzioni trovate riaffermino il bisogno di garantire diritto di asilo e protezione ai migranti. I Capi di Stato si devono assicurare che le pratiche di richiesta di asilo vengano analizzate nel paese scelto dal richiedente.

Siamo molto preoccupati del fatto che il processo di identificazione delle "persone con chiaro bisogno di protezione" comprenda la detenzione dei richiedenti asilo in centri amministrativi per interi mesi. La dignità e i diritti umani dei migranti devono essere garantiti in ogni momento, e le identificazioni non devono essere basate su criteri di nazionalità, ma sulle effettive necessità dei richiedenti.

Infine, riteniamo il piano di intervento navale per distruggere i barconi inaccettabile dal punto di vista politico ed etico, in quanto mette in serio pericolo la vita dei migranti. CONCORD si oppone fortemente a un intervento militare così rischioso e richiama i Capi di Stato alle loro responsabilità per proteggere la vita dei migranti."

 

Statement M&D for HoS

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