Da soldati a bambini
06-06-2016 | di COOPI

Da soldati a bambini

"La notte riesco finalmente a dormire!".  A parlare è Arthur (il nome è di fantasia), un ragazzo centrafricano di 15 anni che per due ha combattuto al fianco dei ribelli. Nei primi mesi trascorsi al Centro di recupero di COOPI, non riusciva a dormire, perché i suoi pensieri erano tormentati dalle immagini degli uomini che aveva visto morire.

Sono molti i traumi che abitano gli incubi di ogni "bambino/a soldato": sono stati costretti a violenze, lavori degradanti, abusi fisici e psicologici. A volte non sono stati arruolati con la forza, ma sono entrati nei gruppi armati perché non avevano altra scelta: erano rimasti soli oppure avevano seguito l'unico parente nella milizia oppure  nutrivano vendetta per le ingiustizie subite, come raccontano 4 cugine. Nessuno di loro era consapevole delle conseguenze a cui andavano incontro.

"L'equipe psicosociale di COOPI opera ogni giorno per ridare a questi ragazzi una vita il più possibile normale, malgrado le difficoltà perenni che si trova a vivere un Paese distrutto dalla guerra", racconta Valentina Dal Lago, coordinatrice dei programmi di COOPI in RCA.

 

Da dicembre 2015, 91 bambini sono stati ufficialmente smobilitati dai gruppi armati nella zona di Bria, in Repubblica Centrafricana e ci sono stati affidati. Nei nostri centri di transito, i bambini iniziano un percorso di presa di coscienza, in attesa di poter essere ricongiunti alla loro famiglia o in alternativa di poter inserirsi nuovamente nella società. A tale scopo, frequentano corsi in cui imparano a leggere e scrivere e un mestiere.

Non sempre è un processo lineare, come testimonia la storia di Arthur.

"Ogni storia che viviamo quotidianamente ci mette davanti ad una realtà difficile e incomprensibile, ma ciò che ci aiuta ad andare avanti è la grande capacità dei ragazzi di riprendersi, la loro voglia di ricominciare a vivere e il loro entusiasmo per i piccoli successi raggiunti, quando vincere una partita di calcio o ricevere un paio di pantaloni o anche solo  biscotti e caramelle significa vederli sorridere come non facevano da tempo e capire che sono finalmente tornati ad essere bambini".

Il progetto di ricongiungimento familiare e formazione dei bambini vittime dei conflitti armati in RCA é un progetto di COOPI - Cooperazione Internazionale - finanziato da UNICEF.