Dall'8 al 21 aprile invia un SMS al 45582
06-04-2018 | di COOPI

Dall'8 al 21 aprile invia un SMS al 45582

A causa del conflitto armato iniziato nel 2011 in Siria e nel 2013 in Iraq, e tuttora in corso, le popolazioni del Medio Oriente stanno affrontando una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi decenni. In Iraq, in particolare, si stima siano 3 milioni gli sfollati interni e più di 8 milioni e mezzo le persone che necessitano di assistenza umanitaria (dati OCHA). In questo contesto vi sono bambini sotto i 5 anni che hanno conosciuto solo la guerra, hanno visto solo case e infrastrutture distrutte dalle bombe e non hanno mai potuto frequentare una scuola vera.

Le situazioni di crisi, infatti, hanno un effetto distruttivo sull’accesso all’educazione: molte scuole chiudono, le famiglie sfollate non riescono a sostenere le spese per l’istruzione, gli spostamenti obbligati allontanano i minori dalla scuola, aumentando il pericolo di coinvolgimento in gruppi armati e nella criminalità organizzata. Le bambine, in particolare, hanno una probabilità più che doppia rispetto ai coetanei maschi di uscire dal percorso educativo sin dalla primissima età, con forti rischi di cadere vittime di violenza sessuale e matrimoni precoci forzati.

In tutto il mondo sono 3 milioni e mezzo i bambini rifugiati e sfollati tra i 5 e i 17 anni che lo scorso anno non hanno potuto frequentare la scuola (dati UNHCR).

Per garantire a minori rifugiati e sfollati l’accesso all’istruzione, COOPI realizza interventi di educazione in emergenza in contesti di conflitti e violenze: dall’8 al 21 aprile 2018 è possibile contribuire grazie alla campagna di raccolta fondi “Aiuta un guerriero” con numero solidale 45582. I piccoli guerrieri sostenuti da COOPI sono quei bambini che ogni giorno in questi paesi sfidano minacce e pericoli per compiere quello che in altre parti del mondo è normale e scontato, come andare a scuola e avere un’educazione.

Con i fondi raccolti COOPI garantirà quindi accesso all’istruzione a 1.200 minori che vivono in quattro villaggi vicino a Mosul in Iraq, e che per andare a scuola devono percorrere ogni giorno strade piene di macerie e ordigni inesplosi. COOPI allestirà in tendoni e container aule dotate di tutti gli arredi necessari, fornendo libri e materiale didattico e formando il personale scolastico; realizzerà inoltre latrine, cisterne, impianti di purificazione dell’acqua e dispositivi igienici per il lavaggio delle mani, riducendo così anche il rischio di malattie ed epidemie.

COOPI interverrà anche in Niger, dove migliaia di persone hanno trovato rifugio dalla violenza del gruppo terroristico di Boko Haram, offrendo accesso all’educazione a 3.000 bambini che vivono in accampamenti temporanei. Nel 2016 ben 151 scuole situate lungo la frontiera con la Nigeria sono state chiuse; si stima inoltre che nella regione di Diffa 32 bambini su 100 non vadano a scuola e solo il 35% degli alunni completi il percorso educativo.

"Siamo consapevoli che offrire l’educazione in contesti di emergenza equivale a salvare vite - afferma Ennio Miccoli, direttore di COOPI - Laddove la guerra annienta le comunità facendole vivere nella paura e nella minaccia della violenza, le scuole costruite da COOPI offrono uno spazio sicuro di apprendimento che protegge l’integrità fisica e psicologica di bambini e ragazzi".