Dall'emergenza allo sviluppo: l'empowerment delle donne a Bol come chiave per la pace
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03-12-2024 | di COOPI

Dall'emergenza allo sviluppo: l'empowerment delle donne a Bol come chiave per la pace

 

Bol, capitale della regione Lac, le acque calme del lago Ciad contrastano con le tensioni e i conflitti che da tempo affliggono la regione. È in questo contesto che è sorto un progetto innovativo: “Genere e pace: mobilitiamoci per un processo di costruzione di pace inclusivo”, implementato da COOPI - Cooperazione internazionale in consorzio con ACORD e CELIAF e finanziato dal Fondo delle Nazioni Unite per il Peacebuilding (UNPBF) e dal Foreign, Commonwealth and Development Office (FCDO/ISF).

Questo progetto si impegna a rafforzare i legami tra le comunità del territorio, con un'attenzione particolare all'inclusione e alla parità di genere. Gli obiettivi principali di questa iniziativa sono: rafforzare le capacità delle organizzazioni locali e delle associazioni femminili e promuovere le attività socio-economiche delle donne e delle ragazze. In particolare, una delle attività principali di questo progetto è la creazione di un fondo rotativo per finanziare attività generatrici di reddito per le donne.

Halimé, 35 anni, membro dell'associazione femminile KOUDIATY, vive in un quartiere periferico di Bol. Divorziata e madre di cinque figli, ha sempre faticato per arrivare a fine mese. La sua condizione è stata resa ancora più critica dalle crisi climatiche e dagli attacchi dei gruppi armati non statali (GANE) nella regione che hanno provocato un grave scompenso economico, aumentando la povertà e l'insicurezza.

Abdoulaye Halimé sta partecipando a una serie di corsi di formazione sulla gestione finanziaria, sullo sviluppo di attività generatrici di reddito, sulla leadership femminile e sulla pace comunitaria. Grazie a queste sessioni, non solo sta acquisendo capacità di gestione delle risorse, ma anche una migliore comprensione dell'importanza della pace e della collaborazione tra le diverse comunità della regione. 

Grazie ai fondi di rotazione istituiti dal progetto, Halimé ha ricevuto un prestito di 50.000 XAF dalla sua associazione e ha deciso di iniziare a commerciare in condimenti (cipolle, peperoncini, pepe, pomodori, cetrioli, pesce essiccato, ecc.). Ha scelto questo tipo di commercio perchè conosceva già le tecniche di lavorazione e conservazione delle verdure grazie a sua madre.

Con il sostegno della formazione ricevuta, Halimé applica tecniche di marketing efficaci (passaparola, vendita alle aste, ecc.) e acquista i prodotti nelle zone di produzione per poi venderli freschi e/o trasformati sui mercati locali. A poco a poco, la sua piccola impresa sta acquistando notorietà. Le donne del gruppo, impressionate dal suo successo, hanno iniziato a chiederle consigli e alcune si sono unite a lei per imparare le tecniche di lavorazione e conservazione degli ortaggi che non solo evitano gli sprechi, ma aggiungono valore ai prodotti trasformati.

Il successo di Halimé ha avuto un impatto significativo sulla sua famiglia e sulla comunità. Il reddito generato dalla sua attività consente alla sua famiglia di avere una dieta più equilibrata, di pagare le rette scolastiche dei figli e di provvedere in modo adeguato alle loro cure mediche. È persino riuscita a rimborsare il prestito iniziale del fondo di rotazione, consentendo ad altre donne di beneficiare di questa opportunità.

A livello sociale, Halimé è diventata un simbolo di pace e collaborazione. Il suo impegno ispira altre donne a partecipare al progetto di "genere e pace", creando un circolo virtuoso di empowerment e cooperazione.
Halimé dimostra come l'accesso a un fondo rotativo, unito a una formazione adeguata e al sostegno della comunità, possa trasformare la vita di una donna e, per estensione, quella di un'intera comunità.

La sua storia conferma che l'emancipazione economica delle donne non è solo un vettore di sviluppo economico, ma anche un potente strumento per promuovere la pace e la coesione sociale nelle regioni colpite da conflitti.

COOPI opera in Ciad dal 1976, adottando un approccio multisettoriale. Nelle regioni di Lac e N'Djamena, fornisce istruzione d'emergenza ai bambini sfollati e alle comunità locali, offre sostegno psicosociale alle vittime di traumi e promuove la costruzione della pace, con particolare attenzione all'empowerment delle donne, alla violenza e alla discriminazione di genere e alla prevenzione dei conflitti.