Gerusalemme Est: un aiuto concreto alle donne vittime di violenza
23-04-2019 | di COOPI

Gerusalemme Est: un aiuto concreto alle donne vittime di violenza

Proseguono a Gerusalemme Est le attività del progetto “Our lives, our future. Protezione, resilienza ed empowerment delle donne palestinesi vulnerabili di Gerusalemme Est” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, AICS.

COOPI e il partner ACCE (Arab Counselling Center for Education) offrono sostegno alle donne più vulnerabili dei quartieri di Silwan ed Issawye che sono state oggetto, o sono a forte rischio, di subire violenza.

Creando gruppi di supporto sulla violenza di genere, il progetto si propone di aumentare la conoscenza e la consapevolezza sui concetti di violenza, uguaglianza di genere e diritti delle donne e spiega loro cosa fare e a chi rivolgersi in caso di bisogno.

A marzo si sono concluse le sessioni del primo gruppo di supporto alla violenza di genere nella città di Silwan. Per 10 settimane, 10 donne, tra i 30 e i 70 anni, si sono incontrate in riunioni private presso i locali dell’organizzazione locale Madaa Center. Le loro vite sono accomunate da un unico denominatore: la violenza politica subita e i mariti o figli rinchiusi in carcere o uccisi durante gli scontri che segnano il paese da anni.

Grazie al supporto psicologico di personale qualificato in violenza di genere, è stato ricreato uno spazio sicuro in cui le donne hanno potuto dare libero sfogo ai loro pensieri e alle loro esperienze personali e condividere le sfide che stanno affrontando.

Nel corso delle 10 sessioni sono state trattate diverse tematiche, tra cui:

  • Meccanismi di gestione dello stress e cura di sè;
  • La violenza di genere e le sue forme (violenza politica, domestica, sociale, psicologica);
  • Come affrontare la violenza e porre fine ad essa: risorse disponibili per cercare aiuto;
  • Abusi fisici (violenza domestica e abuso sessuale);
  • Abuso emotivo e negligenza;
  • Importanza del consenso e come dire no;
  • Diritti e leggi locali a tutela della donna vittima di violenza.

Attraverso la proiezione di film e la presentazione di immagini di donne maltrattate, il counsellor ACCE ha invitato le donne a discutere del loro ruolo nella società e degli stereotipi più comuni di cui sono quotidianamente vittime.

A discussioni di gruppo si sono alternate attività ludico-ricreative con utilizzo della terapia artistica. Nel corso di anni di esperienza, ACCE ha ben compreso che esprimersi liberamente attraverso varie forme d’arte è un passo molto importante per le donne che hanno subito traumi poiché offre loro l’opportunità di mettersi in contatto con ciò che normalmente soffocano per sopravvivere: i propri sentimenti, le proprie emozioni e soprattutto il trauma. Le sedute di terapia artistica espressiva svolgono un ruolo fondamentale nella strada della ripresa e guarigione.

Già dai primi incontri si è innescato un forte spirito di gruppo tra le donne partecipanti e si è creata una rete di sostegno reciproco che ha permesso di aumentare il loro senso di sicurezza. Le donne hanno appreso di non essere sole di fronte alla violenza, e che il supporto reciproco e all’interno della comunità può essere una prima importante fonte di aiuto.

Un secondo gruppo di supporto a Silwan è già cominciato mentre si stanno concludendo le sessioni del primo gruppo di Issawye. Nel corso del progetto saranno istituiti in totale 6 gruppi di supporto nei due quartieri a beneficio di 90 donne vittime di violenza.