Giordania. Hiba e Ahmed tornano a scuola con AICS
28-05-2024 | di COOPI

Giordania. Hiba e Ahmed tornano a scuola con AICS

A 13 anni dall’inizio della crisi umanitaria in Siria, la Giordania ospita ancora più di 600 mila rifugiati (UNHCR). Nonostante il grande sforzo di accoglienza, il conflitto a Gaza ha distolto l’attenzione da altri contesti di emergenza e provocato una diminuzione dei fondi destinati ai bisogni essenziali destinati ai profughi siriani.

Margherita Gastaldi, capo missione di COOPI - Cooperazione Internazionale in Giordania, racconta:

il 35% della popolazione giordana vive in condizioni di povertà, ovvero circa 3 milioni e 980 mila persone su 11,3 milioni.” 

Dati confermati anche della Banca Mondiale, che ha fissato la soglia di povertà pro capite ad Amman a soli 7,9 dollari al giorno. Le differenze sono enormi soprattutto tra cittadini giordani e rifugiati, con tassi di disoccupazione rispettivamente del 22% e 28%. A farne le spese sono soprattutto i minori, vittime di matrimoni precoci e abbandono scolastico.

È in questo contesto che COOPI, con il progetto “Sanadak - protezione e inclusione per gli adolescenti vulnerabili nei governatorati di Irbid, Karak e Zarqa”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), offre servizi di protezione sociale per minori e famiglie in stato di necessità. L’obiettivo del progetto è aumentare l’offerta e la qualità dei servizi dedicati ai bambini e bambine siriani e delle comunità ospitanti, in particolare gli adolescenti di 12-17 anni, a rischio di abbandono scolastico e vittime di abusi, negligenza, violenza e sfruttamento, incluso il lavoro minorile e matrimoni precoci.

Tra i beneficiari del progetto, troviamo Hiba e Ahmed, due adolescenti la cui vita è stata profondamente trasformata dal supporto di COOPI.

Hiba, studentessa siriana di 15 anni che vive a Ruseifeh-Zarqa aveva smesso di andare a scuola per aiutare il padre, gravemente malato. Nessuno a casa aveva capito quanto la scuola fosse importante per Hiba, per il suo sviluppo psichico e per il suo futuro. Grazie al progetto Sanadak, Hiba ha ricevuto supporto psicosociale dallo staff di COOPI, che ha accompagnato la famiglia a sostenere il ritorno a scuola di Heba, e un contributo economico che le ha permesso di continuare gli studi.

Dopo lo sfratto, Ahmed con la sua famiglia si era trasferito a vivere in un negozio fatiscente di verniciatura di mobili, tra odore acre, topi, mancanza di servizi igienici e mobili. La madre non ha resistito e se ne è andata a vivere con i suoi genitori, lasciando Ahmed, 9 anni, a occuparsi dei due fratelli più piccoli. I bambini non avevano abbastanza cibo e Ahmed per aiutare la famiglia ha iniziato a saltare la scuola. COOPI è intervenuta con un piano di assistenza urgente per Ahmed e i suoi fratelli. La famiglia è stata assistita dal case manager e dalla psicologa di COOPI che hanno fornito il necessario supporto psicosociale e sviluppato di un piano di risposta per supportare Ahmad e i suoi fratelli. La famiglia ha ricevuto un contributo economico per comprare cibo, pagare le spese mediche, affittare una casa sicura, senza topi e con un bagno, dove la madre ha fatto ritorno e ha cominciato di nuovo a occuparsi dei figli a seguito delle sessioni di pscioterapia che l’ hanno supportata nel reiserimento nella famiglia.  

Una delle cose più belle per me è stata riunirmi con i miei bambini e ritrovare, con loro, un senso di sicurezza"  

 ha raccontato la donna a COOPI.

COOPI lavora in Giordania dal 2017 e gestisce programmi di protezione dei minori e di sostegno all’avvio di attività economiche che consentano ai più fragili di acquisire autonomia e ridurre il ricorso a strategie di risposta negative. L’organizzazione lavora nei Governatorati di Amman, Ajloun, Irbid, Jerash, Karak, Madaba, Mafraq e Zarqa.