Haiti: un Paese povero, ma ricco di cultura
13-04-2017 | di COOPI

Haiti: un Paese povero, ma ricco di cultura

«Si dice che Haiti è un Paese povero, ma Haiti è ricca di cultura. La Settimana Culturale Haitiana ha il pregio di allontanare Haiti dagli stereotipi attraverso cui è conosciuta e di avvicinarla alla sua essenza, fatta di luce, sogno e bellezza». Queste sono state le toccanti parole dell'Ambasciatore Emmanuel Charles all'inaugurazione della Settimana Culturale Haitiana a Milano, una settimana di eventi e incontri organizzata dal 5 al 9 aprile 2017 da COOPI per mostrare al pubblico non solo i volti dell'artigianato tradizionale di Haiti, ma anche il potenziale innovativo del patrimonio artistico e culturale dell'isola caraibica. La Settimana Culturale Haitiana di Milano è stata la prima delle tre settimane culturali previste dal Programma Europeo per la Cultura, un progetto che COOPI ha attivato nel 2015 per favorire lo sviluppo economico del Paese, grazie al finanziamento dell'Unione Europea e della Fondazione svizzera Alta Mane.

Gli eventi della Settimana Culturale Haitiana

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La varietà di eventi della Settimana Culturale Haitiana ha coinvolto un grande numero di appassionati della cultura dell'isola caraibica, ma ha anche conquistato l'attenzione di numerosi visitatori del Fuorisalone del Mobile. Dal 5 al 9 aprile sono state visitabili la mostra fotografica "(Re)Discovering Haiti" di Andrea Ruffini, curata da Chiara Oggioni Tiepolo e l'esposizione di oggetti di artigianato tradizionale haitiano. Giovedì 6 aprile, in occasione dell'inaugurazione, l'architetto Arturo Vittori ha presentato la collezione "Culture-à-porter" da lui realizzata insieme a 100 artigiani haitiani nel quadro del Programma Europeo per la Cultura.

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Venerdì 7 aprile, il maestro Jean Eddy Remy si è esibito in una live performance della lavorazione del ferro battuto, a proposito della quale l'Ambasciatore Cahrles ha commentato: «Le persone erano veramente stupite di vedere come gli artisti hanno potuto lavorare il ferro come hanno voluto. È stato come un miracolo che nessuno si aspettava, ma è stato reale!».

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Infine la giornata di sabato 8 aprile è stata dedicata ai sapori di Haiti: la chef haitiana Thérèse Theodor ha deliziato il pubblico con una dimostrazione culinaria di alcuni piatti tipici, incantando gli spettatori italiani e risvegliando la nostalgia di casa nei suoi compatrioti espatriati.

Cultura come condivisione e aiuto per i giovani

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È stata una settimana ricca di cultura e di condivisione, al termine della quale tutti i partecipanti possono dire di aver imparato qualcosa. Questo è il bello di Haiti, perché come sostiene il Console Onorario Marco Umberto Pasini: «Il popolo haitiano riesce ad avere il sorriso sulle labbra e a condividere tutto ciò che ha, nonostante tutto». La riflessione dell'Ambasciatore Charles in seguito al successo della Settimana Culturale Haitiana si è tradotta nell'apprezzamento del lavoro di COOPI: «Il messaggio che vorrei lasciare agli italiani è di continuare a sostenere COOPI che incoraggia i giovani haitiani a lavorare nella cultura. Penso che sia molto importante per loro. Senza contare che ad Haiti abbiamo un serio problema di integrazione dei giovani e penso che, se riuscissero ad entrare a far parte di una rete culturale trovandovi uno sbocco economico, questo potrebbe aiutare a risolvere il problema della sicurezza ad Haiti».

Fotografie di Stefano Pedrelli