In Camerun per combattere la crisi alimentare
09-08-2017 | di COOPI

In Camerun per combattere la crisi alimentare

In Camerun, la regione dell'Estremo Nord, incuneata tra lo stato della Nigeria e quello del Ciad, sta vivendo da alcuni anni una crisi umanitaria drammatica. In quest'area, dal clima ostile a causa dell'arsura e delle inondazioni frequenti, è sempre più difficile per le comunità locali ricavare dalla terra il proprio sostentamento. La situazione si è aggravata negli ultimi anni a causa delle violenze perpetrate dal gruppo terroristico nigeriano Boko Haram, che hanno generato un flusso di rifugiati e profughi in questa regione provenienti dalla Nigeria e da altre regioni dello stesso Camerun. In Camerun circa una persona su tre è in stato di emergenza alimentare. Ora più che mai, le popolazioni che vivono in quest'area hanno urgentemente bisogno di aiuto.

Acqua e agricoltura salveranno l'Estremo Nord

COOPI, grazie al sostegno finanziario dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sta implementando un progetto sulla "Sicurezza alimentare e nutrizionale per le popolazioni dell'Estremo Nord del Camerun", in particolare nelle località di Makari e Fokotol, nel dipartimento Logone e Chari. A partire dal 14 Aprile 2017 e per dieci mesi, l'intervento in partenariato con il Comitato diocesano delle attività Socio-Caritative di Yagoua (CODASC) avrà un duplice obiettivo: arginare la crisi alimentare e migliorare le condizioni di salute dei soggetti più vulnerabili (donne in stato di gravidanza e in fase di allattamento, bambini sotto i cinque anni).

Campo coltivato

Per aumentare la disponibilità di alimenti e migliorarne la qualità, COOPI sta lavorando innanzitutto sul settore agricolo, attraverso la distribuzione di sementi di qualità e attrezzature agricole volte a rilanciare la produzione di cereali e legumi. I beneficiari del progetto - circa 7000 persone - sono stati appositamente formati dagli operatori di COOPI, a loro volta supervisionati da un coordinatore, agronomo locale.

Sul fronte salute, invece, il progetto ha come priorità quella di prevenire casi di malnutrizione grave tra i soggetti più vulnerabili attraverso la distribuzione di alimenti aggiuntivi e una campagna di sensibilizzazione rivolta alle mamme sulle buone pratiche nutrizionali e di igiene per sé e i propri piccoli.

Infine, per aumentare la disponibilità e la potabilità dell'acqua, sarà garantita la riapertura di 20 pozzi esistenti e la costruzione di nuovi. Dopodiché, si provvederà alle analisi e al trattamento delle acque per purificarle. In parallelo, i membri del Comitato locale di gestione dei pozzi, saranno formati al fine di organizzare in maniera autonoma, almeno due volte all'anno, il processo di depurazione delle acque. In questo modo, un bene prezioso come l'acqua diventerà accessibile ad un numero sempre maggiore di abitanti, oltre i confini di Makari e Fotokol.