26-08-2025 | di COOPI
Kwango, RDC. Proteggere i bambini dalla crisi nutrizionale
Dalla fine del 2024, la provincia di Kwango, nell'ovest della Repubblica Democratica del Congo, è stata colpita da una grave crisi sanitaria. Nella zona di Panzi un'epidemia di influenza ha coinciso con un'epidemia di malaria e una grave insicurezza alimentare. I bambini sotto i cinque anni, particolarmente vulnerabili, sono i più colpiti. COOPI - Cooperazione Internazionale, con il sostegno dell’Unicef ha implementato un progetto di “Risposta d'emergenza alla crisi nutrizionale dei bambini sotto i 5 anni nelle zone sanitarie di Feshi, Panzi, Kenge e Popokabaka, per migliorare l'accesso ai servizi sanitari di base nella provincia di Kwango, RDC” al fine di rafforzare la prevenzione, l'individuazione e la gestione della malnutrizione.
Bambini a rischio in un sistema sotto pressione
Sul campo, il nostro personale sta assistendo a un aumento significativo della malnutrizione infantile. In alcune aree, quasi un bambino su cinque ne è affetto. Le famiglie, spesso sfollate o che vivono in villaggi isolati, hanno difficoltà ad accedere all'assistenza sanitaria. Le strutture sanitarie sono inadeguatamente attrezzate ed è ancora difficile far arrivare i medicinali. Il personale locale sta dimostrando un notevole impegno nonostante un sistema già fragile.
Mobilitazione locale per una collaborazione con gli attori locali
COOPI lavora fianco a fianco con le autorità sanitarie locali, gli operatori sanitari e i referenti della comunità. In ogni villaggio, i volontari (referenti della comunità) vengono formati per individuare i primi segni di malnutrizione. Le madri e i tutori dei bambini, oggi al centro della lotta alla malnutrizione, imparano a misurare la circonferenza del braccio dei loro figli con un semplice braccialetto colorato (MUAC). In caso di allarme, possono portarli rapidamente al centro sanitario o al CAC.
Nei villaggi più remoti, l'assistenza è più vicina grazie a punti di trattamento mobili presso i centri sanitari comunitari (SSC) o le Cellule di Animazione Comunitaria (CAC). I bambini ricevono un alimento terapeutico arricchito, distribuito gratuitamente, che permette loro di riprendere peso in poche settimane. L'obiettivo: evitare complicazioni gravi e limitare i ricoveri ospedalieri. Ogni fase del processo è pensata per ridurre le distanze e gli ostacoli, basandosi sulle dinamiche comunitarie locali esistenti.
Il progetto si basa anche sulla stretta collaborazione con le famiglie e le autorità locali per rafforzare le competenze e garantire un coinvolgimento duraturo. Questo approccio mira a rendere permanenti le azioni intraprese e a promuovere un cambiamento sostenibile nelle pratiche di prevenzione e cura all'interno delle comunità.
Prevenzione attraverso l'educazione e la nutrizione
La lotta alla malnutrizione non si ferma al trattamento. Le famiglie vengono aiutate a migliorare l'alimentazione dei loro figli utilizzando i prodotti locali disponibili. Nelle comunità vengono organizzate dimostrazioni di cucina per insegnare a preparare pasti sani ed equilibrati. I gruppi di madri si incontrano regolarmente per scambiarsi le pratiche adatte in materia di allattamento, igiene e crescita dei bambini.
L'obiettivo di questo intervento è rispondere all'emergenza ma anche costruire soluzioni sostenibili. Facendo leva sulla forza delle famiglie, dei volontari locali e degli operatori sanitari impegnati, COOPI continuerà il suo impegno a fianco degli attori locali per migliorare l'accesso alla prevenzione e alle cure nutrizionali nella provincia di Kwango a lungo termine.
Presente nella Repubblica Democratica del Congo dal 1977, COOPI ha realizzato 370 progetti che hanno aiutato più di 15 milioni di persone. Nel 2024, COOPI gestisce 19 progetti in sei regioni del Paese, aiutando più di 430.000 persone, in un contesto segnato da conflitti, instabilità e servizi di base insufficienti. L'organizzazione interviene nella sicurezza alimentare, nella lotta contro la malnutrizione e nella protezione dei più vulnerabili, con particolare attenzione alle donne e ai bambini vittime di violenza, offrendo loro assistenza, sostegno psicosociale e progetti di reinserimento.