Link 2007: Palestina, di fronte alla tragedia parole chiare e scelte necessarie
29-07-2025 | di COOPI

Link 2007: Palestina, di fronte alla tragedia parole chiare e scelte necessarie

COMUNICATO

A pochi giorni dalle più recenti dichiarazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres – che ha denunciato l’insostenibilità morale e politica della situazione a Gaza – ci uniamo a quanti chiedono con forza che si ponga fine a questa spirale di violenza e distruzione. Non è più questione di interpretazioni, analisi, narrazioni contrapposte. È questione di umanità e di responsabilità oltre che diritto.

Quello che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti. Ed è ormai chiaro, anche a chi finora ha scelto di tacere o di restare prudente, che siamo di fronte a un’escalation che travolge ogni limite. Come LINK 2007, una rete di organizzazioni che riunisce 15 tra le principali Ong italiane, tra cui COOPI – Cooperazione Internazionale, siamo abituati a leggere la complessità. Ma la complessità non può mai diventare un alibi per l’inerzia. Di fronte all’evidenza della sofferenza e della violazione sistematica del diritto, ogni esitazione diventa corresponsabilità.

Oggi, ciò che è in gioco è la residua credibilità stessa delle istituzioni internazionali, dei principi che l’Europa dice di voler rappresentare, del diritto come strumento di pace e non come retorica vuota.

Come società civile, continueremo a svolgere il nostro ruolo: costruire, proporre, collegare. Distinguere con nettezza ciò che sta dalla parte della dignità e della vita, da ciò che la nega è un dovere. Chiediamo con urgenza che anche le istituzioni italiane ed europee facciano altrettanto.

Il tempo della prudenza diplomatica non può essere infinito se non riesce a evitare più vittime, più distruzione, più odio.

Il Governo Italiano può:

  • Agire con più decisione per fermare le atrocità in corso rafforzando e supportando le investigazioni volte ad accertare le violazioni del diritto internazionale umanitario.
  • Sostenere, in sede europea, la richiesta di revisione dell’Accordo di Associazione UE-Israele, alla luce delle gravi e persistenti violazioni dei diritti umani che ne mettono in discussione i presupposti fondamentali.
  • Bloccare tutte le esportazioni di armamenti verso Israele, compresi i materiali a uso difensivo o dual use, anche se autorizzate prima del 7 ottobre 2023.

Ogni giorno in più senza una presa di posizione chiara è, di fatto, un giorno in cui si finisce per sostenere l’agenda di chi ha perpetrato i massacri del 7 ottobre e di chi sta conducendo un’azione che moltissimi, con crescente autorevolezza, definiscono come un genocidio in corso a Gaza.

Tutto questo mentre la distanza tra i valori proclamati e le scelte concrete si fa più profonda. Ed è in quella distanza – fatta di prese di posizione sempre troppo timide e inadeguate di fronte alla tragedia in corso – che si smarrisce la fiducia, si logora la democrazia, si spegne ogni residua speranza. Non solo per i civili di Gaza, ma per tutti noi.

Ufficio stampa:

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 “LINK2007 – COOPERAZIONE IN RETE” è formata dalle Ong di cooperazione e solidarietà internazionale AMREF HEALTH AFRICA, CESVI, CISP, COOPI, COSV, ELIS, FONDATIONE CORTI, ICU, INTERSOS, LE RESEAU, LVIA, MEDICI CON L’AFRICA CUAMM, SOLETERRE, WEWORLD, WORLD FRIENDS

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