Niger: ecco quanto stiamo facendo per i bambini colpiti dalla crisi a Diffa
marker icon Niger   
03-08-2020 | di COOPI

Niger: ecco quanto stiamo facendo per i bambini colpiti dalla crisi a Diffa

Nella regione di Diffa (nord est del Niger), la crisi umanitaria che interessa la regione dal 2015, ha comportato il mancato accesso all’istruzione e alla protezione per 106.925 bambini di età compresa tra i 4 e i 17 anni (di cui il 51% sono bambine). Questi bambini provengono da famiglie rifugiate, sfollate interne o appartenenti alle comunità ospitanti ma in situazione di vulnerabilità socio-economica (Rapporto DREC - Direction régional de l'état civil 09/2019).

Secondo i dati del HNO (Humanitarian needs overview), nel 2020 il numero di persone bisognose di aiuti umanitari nella regione è aumentato del 12% rispetto al 2019, a seguito del perpetrarsi degli attacchi dei Gruppi Armati non Statali contro le Forze di Sicurezza nazionali e internazionali e la popolazione. A questa situazione già fragile, si é inoltre aggiunta la pandemia di COVID 19 che ha comportato la sospensione dal 20 marzo al 1 giugno 2020 di tutte le attività socio-educative all’interno del paese.

Da aprile 2019, COOPI interviene nella regione con un progetto in Educazione in Emergenza e Protezione dell’infanzia finanziato dagli Aiuti Umanitari della Commissione europea (ECHO). Il progetto, intitolato “Promozione del diritto all'istruzione e della resilienza individuale dei bambini e degli adolescenti colpiti dalla crisi umanitaria nella regione di Diffa, Niger” mira a facilitare l'integrazione/reintegrazione dei bambini e degli adolescenti più vulnerabili, che non vanno a scuola o che hanno abbandonato la scuola, nel sistema educativo (non formale e formale) soddisfacendo le loro esigenze di protezione cognitiva e psicosociale. L’Azione si volge all’interno di 21 spazi di apprendimento sicuri ed equi chiamati DIAP (Dispositivi Itineranti di Appoggio Psicosociale).

In particolare, a più di un anno dall’avvio dell’intervento:

  • 21 DIAP sono stati costruiti o riabilitati ed equipaggiati con latrine d’urgenza, mobilio/materiale scolastico e Dispositivi per il Lavaggio delle Mani (DLM);
  • 2.551 bambini in età scolare hanno avuto accesso ad opportunità educative pertinenti al contesto di emergenza (corsi di alfabetizzazione, di francese o di recupero). Grazie a questi corsi, la maggior parte di essi potrà essere riammesso alla scuola elementare o essere inserito in corsi professionalizzanti a partire da ottobre 2020.
  • 2.590 bambini e adolescenti installati nelle comunità di intervento del progetto hanno partecipato ad attività socio-ricreative all’interno degli spazi del DIAP (calcio, basket, canto, teatro, arte-terapia) al fine di arricchire la loro creatività e l'immaginazione, favorire la fiducia in se stessi e l'autonomia, lo sviluppo delle relazioni e della cooperazione con gli altri e il sollievo dallo stress.

  • 4.379 persone (di cui 2.096 adulti) hanno beneficiato di campagne di sensibilizzazione, svolte a piccoli gruppi all’interno delle comunità, sull'importanza della scolarizzazione, la prevenzione al COVID-19, i diritti dei bambini e la lotta alla violenza di genere;
  • 687 persone (di cui 131 uomini, 153 donne, 194 ragazzi, 209 ragazze) hanno ricevuto sostegno emotivo dallo staff del progetto, attraverso gruppi di discussione e counseling. Queste attività terapeutiche, sia individuali che di gruppo, destinate ai bambini che frequentano gli spazi così come agli altri membri della comunità, permettono di mettere in parole emozioni e sentimenti difficili; di esplorare le difficoltà emotive e i sentimenti stressanti; di offrire un ascolto attivo e di sostegno, con l'obiettivo di rassicurarli e di convalidare i loro sentimenti; di far sentire le persone meno colpevoli di ciò che è accaduto loro.

  • 31 bambini (di cui 10 bambine) in situazione di vulnerabilità (minori non accompagnati, separati dalla famiglia o vittime di violenza) hanno ricevuto cure psicosociali e, grazie alla segnalazione da parte dello staff COOPI, sono stati presi in carico dai servizi di di base di competenza, al fine di ricevere assistenza sanitaria, giuridica e protezione. Due di questi bambini sono stati inoltre ricongiunti alle loro famiglie su decisione del tribunale dei minori;
  • 106 donne e 9 ragazze, sopravvissute alle violenze di genere, hanno ricevuto assistenza e cure psicosociali grazie al progetto e sono state prese in carico dai servizi sanitari, giuridici e di polizia al fine di ricevere supporto e assistenza.

?

Da giugno 2020, tutte le attività del progetto vengono svolte nel rispetto dei gesti barriera al COVID-19 (distribuzione di mascherine a insegnanti e alunni, di gel e sapone da utilizzare negli spazi dei DIAP, distanziamento fisico in classe). Il progetto si concluderà a gennaio 2021 e si prefigge di raggiungere 16.078 beneficiari diretti, di cui 2.559 bambini in situazione di descolarizzazione.

Photos credits: Apsatou Bagaya per COOPI/ECHO.