Perù, l'insediamento di Cantagallo distrutto dalle fiamme
marker icon Perù   
07-11-2016 | di COOPI

Perù, l'insediamento di Cantagallo distrutto dalle fiamme

Nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 di novembre, un incendio è divampato nell'insediamento urbano di Cantagallo in Perù. I pompieri sono riusciti a spegnere le fiamme solo intorno alle 06:00 del mattino, lasciando solo un cumulo di ceneri e detriti.

15 anni in condizioni ambientali e igieniche precarie

peru_incendio_mamma_bambino

Cantagallo è un insediamento nativo urbano creatosi nel 2001 per accogliere diverse famiglie della comunità Shipibo-konibo, provenienti dalla regione di Ucayali nell'amazzonia peruviana che furono evacuati a seguito di un'inondazione. Nonostante il Municipio metropolitano di Lima abbia più volte promesso una rilocazione verso uno spazio più idoneo alla vita umana, le famiglie della comunità Shipibo si trovano da 15 anni a vivere in condizioni ambientali e igieniche precarie, degradate e in estrema povertà. A oggi, secondo le cifre del Istituto di Statistica Nazionale (INEI), vivono a Cantagallo circa 500 famiglie per un totale di 2000 persone.

L'intervento immediato di COOPI

L'insediamento di Cantagallo si trova al limite della giurisdizione del Municipio di Lima e il Municipio del Rimac, dove COOPI sta eseguendo il progetto "RIMAC DRR: Rinforzando l'innovazione con meccanismi partecipativi per aumentare le capacità di sviluppo e resilienza nel Rimac"  in consorzio con CARE Peru e l'IRD (Istituto francese per la ricerca e lo sviluppo) e finanziato da USAID/OFDA. Grazie alla presenza nel territorio e all'expertise dell'equipe locale, COOPI ha potuto intervenire sin nella fase dell'emergenza, in coordinamento con le autorità locali, nazionali e internazionali.
 

peru_incendio_coopi

Fin dal primo momento, grazie ad una prima valutazione rapida della zona colpita, la situazione si è rivelata drammatica: il 90% delle abitazioni sono state distrutte dall'incendio, così come tutti i loro beni. Nelle prime 72 ore dell'emergenza, le autorità competenti locali e nazionali hanno distribuito aiuti umanitari (acqua, alimenti e vestiario), ma la popolazione, composta soprattutto da donne, bambini e anziani, continua ad aver un'estrema necessità di beni e servizi di base. C'è un grave rischio di salute pubblica a causa dei fumi tossici che continuano a emanarsi dal materiale bruciato, aggravato dal fatto che la comunità si è insediata in un terreno prima adibito a discarica. Inoltre, si sono registrati alcuni casi di violenza sessuale e maltrattamento infantile, causati dall'alta vulnerabilità dell'insediamento e della popolazione colpita.

Cantagallo va ricostruita in sicurezza

peru_incendio_distruzione

L'informazione prodotta dal nostro team nel programma di riduzione del rischio di disastri, attraverso la raccolta di dati e l'elaborazione della cartografia della zona colpita dall'incendio, è stata di vitale importanza per le autorità responsabili dell'organizzazione della risposta all'emergenza.

Superata la prima fase dell'emergenza, ora è di vitale importanza ripianificare la costruzione di Cantagallo rispettando norme di sicurezza, assicurando migliori condizioni igienico-sanitarie e il recupero dei mezzi di sussistenza per le famiglie indigene Shipibo-konibo con una visione di lungo periodo.

Articolo di Chiara Trozzo, capo progetto "RIMAC DRR".