SET4FOOD
04-02-2016 | di COOPI

SET4FOOD

"Non può esserci sicurezza alimentare senza avere la possibilità di accedere ad una fonte di combustibile per riscaldare e cuocere i cibi": così l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari spiega la preziosa relazione tra cibo ed energia, tanto più rilevante nei contesti di crisi, in cui migliaia di persone sono costrette ad abbandonare la propria casa a causa di conflitti, violenza o disastri e a cercare rifugio e protezione da qualche altra parte.

La necessità di cucinare e di preservare il cibo, in modo da renderlo sicuro, sano e nutriente, si manifesta con maggiore evidenza nei campi profughi e negli insediamenti informali dove, secondo gli ultimi dati dell'Alto Commissariato per le nazioni Unite e per i Rifugiati (UNHCR), il numero di persone che si riversano è in crescente aumento (a partire dalla seconda metà del 2014, le persone aiutate dall'UNHCR ammontava a 46,3 milioni, ovvero 3,4 milioni in più rispetto alla fine del 2013).

In questo contesto, un adeguato utilizzo del cibo è uno dei pilastri per raggiungere la sicurezza alimentare e un livello di vita dignitoso. Per conseguire questo obiettivo, è richiesta energia. L'uso di tecnologie appropriate è la chiave per ottenere un efficace e sostenibile utilizzo degli alimenti.

Per rispondere a questa esigenza, COOPI, assieme alla Fondazione Politecnico di Milano e il Politecnico di Milano ha sviluppato il progetto SET4food (Sustainable Energy Technologies for Food Utilization), al fine di identificare soluzioni energetiche efficienti e sostenibili per l'utilizzo di cibo in campi profughi ed insediamenti informali.

Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea (Direzione generale per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile), intende rafforzare la capacità di risposta degli operatori umanitari nell'attuazione e gestione di tecnologie in grado di assicurare la disponibilità di energia da utilizzare per la preparazione, cottura e conservazione del cibo nei campi profughi presenti nel mondo.

Nell'ambito del progetto è stato sviluppato un sistema di supporto alle decisioni per identificare le tecnologie più appropriate a seconda nell'insediamento (DDS) e sono state create delle linee guida sulle tecnologie energetiche per l'utilizzo del cibo.

I progetti pilota in quattro paesi diversi (Repubblica Centrafricana, Haiti, Somalia e Libano) stanno testando il DSS e soluzioni innovative. Una serie di workshop e incontri pubblici permetterà di condividere i risultati con il settore umanitario. Il prossimo workshop si terrà a Pavia dal 4 al 5 giugno.

Infine, una piattaforma di e-learning "open access" sarà presto disponibile in inglese, francese e spagnolo, allo scopo di formare operatori del settore e gli operatori circa l'uso del DSS, e più in generale per migliorare le loro conoscenze sulle tecnologie energetiche per l'utilizzo alimentare.

Il progetto sarà presentato il 20 luglio a EXPO presso Cascina Triulza, ma già il 12 giugno, presso l'Urban Center, SET4Food sarà raccontato al pubblico come uno degli esempi più significativi nell'ambito della sicurezza Alimentare.

Tutti i materiali sono disponibili su youtube