Siria. Ripuliamo Aleppo dalle macerie offrendo opportunità di lavoro
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14-06-2023 | di COOPI

Siria. Ripuliamo Aleppo dalle macerie offrendo opportunità di lavoro

È partito a fine aprile il progetto “Ripristino delle condizioni di salute e sicurezza della comunità nei quartieri di Aleppo più colpiti dal terremoto attraverso l'applicazione di approcci intensivi all'occupazione”, realizzato da COOPI - Cooperazione Internazionale in Siria, grazie al supporto finanziario dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), a seguito del tragico evento del 6 febbraio 2023 che ha colpito la Turchia e il nord del Paese.

Lo scopo del progetto è quello di ripulire dalle macerie i quartieri più colpiti della città di Aleppo (nello specifico, al-Saliheen e al-Fardos), creando da una parte opportunità immediate di lavoro a breve termine per 100 persone e dall’altra parte, riducendo l’esposizione a malattie, materiali pericolosi e rischio di ulteriori disastri, dovuti all’impatto del recente terremoto sulla comunità locale.

I lavoratori sono ora impegnati in lavori di infrastrutture comunitarie, tra cui la rimozione di detriti, la riparazione di punti di rete idrica e fognaria e il ripristino di passaggi pedonali. Il lavoro segue una serie di corsi di formazione per ingegneri sulla sicurezza sul lavoro e sui metodi ad alta intensità occupazionale nei lavori di costruzione. A ciascun lavoratore sono stati forniti corsi di primo soccorso e dispositivi di protezione individuale indispensabili per poter svolgere il lavoro.

Mahmoud Ibrahim Bakir racconta:

Ho partecipato alla risposta all'emergenza anche attraverso il mio lavoro in un'associazione che si occupa di affari sociali. Per quanto riguarda il mio lavoro in questo progetto, mi ha permesso di acquisire una nuova esperienza come ingegnere civile, in quanto ho supervisionato alcuni operai per rimuovere le macerie e aprire strade chiuse che io e la mia famiglia avremmo potuto utilizzare. Credo che, al termine di questo progetto, acquisirò una buona esperienza che mi permetterà di lavorare ad altri progetti.

Ltifa Yaser Al Mohamad spiega:

Ho partecipato immediatamente alla risposta all'emergenza fin dal primo giorno del sisma. Ho visto molte persone ferite e altre senza un riparo o del cibo, nonostante io e la mia famiglia avessimo bisogno anche noi. Abbiamo sempre cercato di raggiungere gli altri per mitigare il disastro. Questo mi ha aiutato ad acquisire esperienza e relazioni con i miei colleghi di lavoro, dato che vivo nella stessa zona, e si è riflesso anche nella mia famiglia, che mi ha incoraggiato a fare questo lavoro per fare qualcosa di utile per i residenti. Inoltre, questo lavoro ha rispecchiato la mia personalità di ingegnere, in quanto sono diventato capace di trattare con diverse categorie di lavoratori di età diverse.

L’intervento darà a 100 lavoratori qualificati o poco qualificati, addetti alla sicurezza e leader di gruppo un’occupazione dignitosa immediata e a breve termine, grazie all’approccio ad alta intensità occupazionale dell’ILO. L’utilizzo di manodopera e risorse locali permette di aumentare l’occupazione e il reddito e di sostenere le comunità locali aumentandone le capacità istituzionali e operative, nonché aumentare la resilienza contro disastri futuri e aprire la strada alla promozione del lavoro dignitoso a lungo termine.

Tomoki Watanabe, coordinatore dell'ILO in Siria, ha dichiarato: 

L'inizio dei lavori comunitari segna una tappa importante per il sostegno dell'ILO alla ripresa del terremoto in Siria. Aumenteremo il nostro intervento sui mezzi di sussistenza per creare nuovi e migliori posti di lavoro per le persone vulnerabili nelle aree colpite.

Si stima, infatti, che circa 170.000 lavoratori abbiano perso il lavoro e che più di 725.000 individui siano stati colpiti a causa dei terremoti in Siria.

COOPI è attiva in Siria dalla metà del 2016, con progetti nei settori di Sicurezza Alimentare e Protezione nelle zone di Damasco rurale, Dara’a, Hama, Raqqa e Aleppo, dedicati ai più vulnerabili, soprattutto donne capo famiglia, bambini e persone con varie disabilità. Con il terremoto del 2023, ha esteso i suoi interventi di sostegno da Aleppo alla Lattakia.