Somalia: mobilitare le comunità contro la carestia
02-01-2019 | di COOPI

Somalia: mobilitare le comunità contro la carestia

Farah Cabdi Raage, 36 anni, è capofamiglia e padre di 8 figli (4 maschi e 4 femmine). La sua famiglia è composta da 12 membri, tra cui la madre anziana e il fratello minore che vivono con lui. Farah è un residente del villaggio di Buqdharkayn, situato nel distretto di Ainabo, in Somalia. A causa della grave siccità che ha colpito Ainabo lo scorso anno, le sue fonti di sostentamento sono state spazzate via e la sua famiglia ha dovuto affrontare tempi difficili.


Mappa del Somaliland. Il Distretto di Ainabo è indicato dalla freccia rossa.

Nel giugno 2018, grazie ai finanziamenti dell'AICS (l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), COOPI ha iniziato ad attuare il suo “Intervento di emergenza in favore delle popolazioni locali sfollate colpite dalla siccità in Somaliland”. Il suo obiettivo è quello di salvare vite e ridurre il rischio di carestia nel Somaliland attraverso la fornitura di servizi di base tempestivi e adeguati e la protezione dei mezzi di sussistenza per le popolazioni gravemente colpite dai disastri. Il progetto è attuato nei distretti di Ainabo e Odweyne, nelle regioni Sool e Togdheer del Somaliland.

Il team di COOPI ha visitato la zona rurale di Buqdharkayn durante il processo di mobilitazione della comunità. Durante la mappatura dei villaggi, sono stati trovati corpi sparsi di animali morti in decomposizione negli spazi aperti. In previsione di Deyr (una delle due stagioni piovose), questa presenza potrebbe aver causato un'esplosione di malattie - specialmente per i bambini, che tendono a giocare nelle acque molto stagnanti che scorrono attraverso i resti.

COOPI ha mobilitato i beneficiari per intraprendere la costruzione e la riabilitazione dei beni comunitari attraverso il programma Cash for Work (CFW). La comunità del villaggio di Buqdharkayn ha proposto la costruzione di nuove discariche in 2 turni lavorativi.

Considerata la situazione della famiglia di Farah, i leader della comunità lo hanno selezionato per partecipare alla costruzione delle discariche. Farah ha lavorato per 12 giorni durante il primo turno per completare le misure previste dalle regolamentazioni e ha ricevuto 60 dollari tramite telefono cellulare. Tale guadagno ha permesso di sostenere la sua famiglia e di accedere ai bisogni primari:

«Sono molto grato a COOPI e AICS per il sostegno ricevuto da questo progetto. Il denaro che ho guadagnato ha aiutato me e la mia famiglia a consumare 3 pasti al giorno e a ripagare parte dei miei debiti. Il pozzo dei rifiuti che abbiamo costruito nel nostro villaggio è molto utile e permetterà all'intera comunità di smaltire correttamente i rifiuti nell'area designata, evitando possibili focolai di malattie e prevenendo la proliferazione di potenziali vettori. Mi sento soddisfatto», ha detto Farah.