Sudan. Evitati i rischi delle inondazioni nella periferia di Khartoum
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14-09-2022 | di COOPI

Sudan. Evitati i rischi delle inondazioni nella periferia di Khartoum

Come ogni anno, la pioggia in Sudan è stata attesa e temuta. Questa volta, però, i pericoli e i disastri causati dalle inondazioni sono stati evitati con successo. Le diverse azioni preparatorie che sono state messe in atto in anticipo sul territorio si sono rivelate essenziali e hanno fatto la differenza. Queste sono state coordinate dai Comitati di Riduzione del Rischio di Catastrofi (DRR), adeguatamente formati sui rischi e sulla gestione dell’emergenza inondazioni. I comitati sono presenti nelle zone più vulnerabili e a rischio inondazione di Mayo, la periferia urbana di Khartoum in cui vivono circa 600.000 persone, che vede COOPI – Cooperazione Internazionale attiva nel lavoro di limitazione dei danni causati da alluvioni.

La pulizia e la manutenzione dei canali di scolo, effettuata per un tot di 8 km, si è rivelata cruciale nel ridurre i disastri solitamente causati dalle gravi inondazioni. Allo stesso modo, al fine di permettere alla comunità di attraversare aree allagate e raggiungere servizi essenziali, come gli centri sanitari, sono stati creati dei canali in cemento, sono stati forniti dei sacchi di sabbia per la costituzione di passaggi di emergenza e sono state riabilitate diverse pompe d’acqua manuali. Inoltre, sono iniziati gli scavi per la costruzione del primo pozzo a profondità elevata a Mayo, di circa m 290, che servirà presto almeno 5.000 persone in situazioni di altissima vulnerabilità.

Afferma la capo progetto Martina Granato:

 I comitati DRR, sostenuti anche dalla Sudanese Civil Defense e la Methereological Sudanese Authority, sono fondamentali nello svolgimento delle operazioni e sono dotati di strumenti di lavoro essenziali quali pale, carriole, pompe per il tiraggio dell’acqua, stivali di gomma e kit di emergenza. Il loro coordinamento ha un effetto molto positivo sul territorio e la creazione di un sistema di allarme precoce a Mayo non può che confermarlo. Di fatto, questo sistema di diffusione dell’allerta precoce prevede l’invio di bollettini d’allerta e previsioni metereologiche in modo capillare attraverso tutti i comitati DRR nelle rispettive aree di residenza, garantendo una risposta tempestiva alle eventuali emergenze.

I comitati si sono presentati ufficialmente all’interno delle loro comunità attraverso una campagna per accrescere la consapevolezza sui rischi dei disastri nell’area. La campagna ha visto la partecipazione attiva di centinaia di persone ed è stata promotrice di una sessione dedicata ai rischi che la stagione delle piogge comporta e alle relative azioni preventive. La campagna è stata inoltre supportata da una rappresentazione teatrale che, grazie alla modalità giocosa, interattiva e divertente utilizzata dagli attori e ai riferimenti costanti alla quotidianeità vissuta nell’area, ha avuto molto successo.

Mayo è una periferia urbana di Khartoum, una zona non destinata all’insediamento urbano ma che ad oggi ospita una popolazione stimata di 600.000 persone. Si tratta di una tra le zone maggiormente a rischio inondazione, che si è densamente popolata nel corso degli ultimi 40 anni, costellati da conflitti e migrazioni in Sudan. COOPI è attiva a Mayo dal luglio del 2020 grazie al progetto “Mayo Up: Rafforzamento della resilienza delle comunità più vulnerabili delle open areas di Mayo” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e Sviluppo (AICS). Il lavoro del team di COOPI si concentra quindi nel sostegno ai comitati DRR tramite il loro coinvolgimento nell’organizzazione di attività come preparazione al rischio, mitigazione del rischio e riabilitazione di punti d’acqua. Le attività avvengono sempre in stretta collaborazione con la Località di Jebel Awlia e l’ufficio Acqua e Igiene di Khartoum.

Le alluvioni e i conseguenti disastri sono uno dei problemi più gravi che il Sudan è costretto ad affrontare. Attraverso la grande partecipazione e il coinvolgimento della comunità, COOPI rinnova il suo impegno nel contrasto ai cambiamenti climatici e alle difficili situazioni ambientali.