Violenza a Bangui
29-01-2016 | di COOPI

Violenza a Bangui

 

19 ong in Rep. Centrafricana chiedono il rispetto del diritto umanitario

 

 

 

Continuano le tensioni nel Paese. L'intervento tardivo delle forze di pace ha contribuito al deterioramento di una situazione già precaria, aggravata da episodi di violenza indiscriminata.

Gli attacchi contro le organizzazioni umanitarie e le strutture statali rendono difficile l'accesso ai servizi di base, in particolare ai centri di salute.

La situazione umanitaria è deteriorata, con conseguenze drammatiche soprattutto per le nuove fasce di popolazione costrette ad allontanarsi: a Bangui in 4 giorni di violenza il numero di sfollati interni è quasi triplicato. Parallelamente, però, la maggior parte delle organizzazioni umanitarie ha dovuto sospendere o ridurre le attività ed evacuare parte dello staff.

Le crescenti tensioni ed esplosioni di violenza si stanno estendendo da Bangui anche nelle province di Kaga Bandoro, Bouar e Bambari.

La ripresa della violenza riduce gli effetti di mesi di lavoro umanitario. La crisi della Rep. Centrafricana dimenticata a livello internazionale e unita ad una risposta inefficace ai nuovi focolai di violenza rendono incerto il futuro di una popolazione già duramente colpita dalle crisi ed estremamente vulnerabile.

Chiediamo che:

 

 

 

 

 

  • la comunità internazionale condanni pubblicamente e con forza gli attentati e le violenze contro le organizzazioni umanitarie;

 

 

 

 

 

 

  • che tutte le parti in conflitto rispettino la neutralità e l'imparzialità degli operatori umanitari e agevolino in ogni momento lo svolgimento della loro missione;

 

 

 

 

 

 

  • le strutture sanitarie, così come tutte le strutture necessarie per la sopravvivenza della popolazione siano preservate da tutti nel rispetto del diritto internazionale umanitario.

 

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