World Water Day 2016 - Acqua e Lavoro
22-03-2016 | di COOPI

World Water Day 2016 - Acqua e Lavoro

L'acqua potabile è una risorsa fondamentale e non è a disposizione di tutti.

Oggigiorno ben 894 milioni di persone non hanno accesso alla quantità minima di acqua pulita e circa 2,5 miliardi di persone sono sprovvisti di servizi igienico-sanitari. Questo è un problema che l'organizzazione delle Nazioni Unite cerca di affrontare in maniera ufficiale dal 22 marzo 1993, giorno dichiarato "World Water Day" (Giornata Mondiale dell'Acqua).

Ogni anno, il 22 marzo, attraverso il World Water Day, si cerca di aumentare la visibilità di questo dramma per potervi porre un rimedio. Nel 2016 il tema scelto è quello di Acqua e Lavoro. Non tutti sanno che 1,5 miliardi di persone (la metà dei lavoratori mondiali) lavorano in ambiti legati all'acqua e alla sua consegna in modo sicuro. Di questi, diversi milioni non vengono riconosciuti e non sono protetti da diritti di lavoro basilari. Il tema scelto mira a far capire come una sufficiente qualità e quantità d'acqua può radicalmente cambiare la vita dei lavoratori delle regioni afflitte dalla sua scarsità e, conseguentemente, la società e le economie legate a questo miglioramento.

https://www.youtube.com/watch?v=gJhHUqwtnmY&feature=youtu.be

La situazione generale è destinata a un peggioramento se non agirà in maniera decisa e coesa. Infatti, le maggiori città dei Paesi in via di sviluppo non sono in grado di assicurare il minimo di acqua potabile ed è prevista una riduzione del 50% delle precipitazioni per irrigazioni entro il 2020. È quindi necessario uno sforzo comune che possa apportare un netto miglioramento delle condizioni in cui versano questi Paesi.

COOPI è una delle ONG che ha tra i suoi obiettivi principali un accesso e un uso sostenibile di acqua sicura e un miglioramento delle pratiche igienico-sanitarie. Per poter arrivare a ciò, COOPI ha deciso di investire le sue risorse su scelte di innovazione e miglioramento della tecnologia, approcci socio-educativi appropriati e una omogeneizzazione delle pratiche di monitoraggio nei diversi Paesi nei quali interviene. In concreto, COOPI ha realizzato durante il solo 2014 ben 18 progetti aiutando così 272.779 persone di 7 diversi Paesi.

E' necessario coinvolgere diversi soggetti per poter accompagnare gli attori locali all'appropriazione e alla gestione autonoma delle strutture per un futuro che possa permettere accesso e distribuzione di acqua potabile a tutti.

 

Articolo di Enrico Massetti