RCA. Assistenza alle vittime di violenza con il Fondo della Corte Penale Internazionale
12-10-2020 | di COOPI

RCA. Assistenza alle vittime di violenza con il Fondo della Corte Penale Internazionale

Nel corso della sua storia, la Repubblica Centrafricana ha vissuto diverse crisi profonde che hanno aggravato la povertà della popolazione. Tra il 2002 e il 2003, gruppi armati hanno occupato alcune delle principali città della RCA, compresa la capitale Bangui, macchiandosi di gravi reati tra cui stupri e violenze sessuali, omicidi, saccheggi, torture nei confronti di uomini e donne. Le vittime di questi atti atroci continuano a soffrire le conseguenze di tali violenze, sia da un punto di vista fisico che mentale.

Le conseguenze dei crimini subiti si traducono, infatti, in necessità di cure mediche per i danni fisici e, al contempo, in disturbi post-traumatici da stress a cui si somma lo stigma dei sopravvissuti all’interno delle proprie famiglie e della comunità in cui vivono. Oltre a questi problemi di salute mentale e fisica, le vittime sono prive dei mezzi per generare reddito e soddisfare i bisogni primari delle loro famiglie. Per contribuire al ripristino della dignità umana dei sopravvissuti ai crimini, COOPI, con il finanziamento del Fondo fiduciario per le vittime della Corte Penale Internazionale (CPI), ha lanciato il 1° settembre 2020 un progetto pilota di 12 mesi dal titolo “Assistenza alle vittime della situazione in Repubblica Centroafricana: riabilitazione fisica e psicologica e sostegno socio-economico ai sopravvissuti in situazione di acuta vulnerabilità nella città di Bangui”. Questo progetto vuole migliorare la qualità della vita dei sopravvissuti attraverso una risposta olistica nell'area della salute mentale e del benessere psicosociale, e l'accesso alle opportunità di lavoro, per migliorare lo status socioeconomico dei sopravvissuti ai crimini di guerra e ai crimini contro l'umanità, avvenuti a Bangui e dintorni.

In particolare, sulla base dei bisogni individuati, l'azione di COOPI cercherà di soddisfare i bisogni alimentari e nutrizionali delle vittime, di migliorare l'accesso all'istruzione per i bambini e l'accesso ai servizi sociali (ospedali e centri di consulenza), di sostenere la creazione di posti di lavoro attraverso lo sviluppo di attività generatrici di reddito e di contribuire al rafforzamento della coesione sociale. Inoltre, dato il contesto sanitario globale, caratterizzato dalla pandemia da COVID-19, saranno realizzate attività trasversali per la sensibilizzazione e la prevenzione di questa malattia. 

L'intervento nell'ambito di questo progetto è considerato una priorità, in considerazione delle esigenze espresse dai sopravvissuti e della situazione di povertà in cui vivono, la loro attuale incapacità di accedere ai servizi sociali di base, e nella fattispecie l'accesso all'istruzione e alla salute.

Tuttavia, poiché le risorse sono limitate, i beneficiari saranno selezionati in base alla loro situazione di acuta vulnerabilità. Sarà data priorità ai sopravvissuti di stupro e violenza di genere, ai sopravvissuti sieropositivi, ai sopravvissuti rifiutati dalle famiglie o alle vedove/vedovi, ai sopravvissuti sfollati, ai bambini vulnerabili nati da stupro e/o conviventi con l'HIV, ai sopravvissuti con disabilità fisiche, ai sopravvissuti che soffrono di altri danni o malattie derivanti dai crimini che hanno subito.

Infine, durante l'attuazione del progetto, COOPI assicurerà la collaborazione con le autorità centrafricane e la piena partecipazione dei beneficiari.  

Cover Photo Credits: Livio Senigalliesi