RCA: Bozoum, attivata una Risposta Rapida per garantire l’istruzione ai bambini sfollati
28-03-2025 | di COOPI

RCA: Bozoum, attivata una Risposta Rapida per garantire l’istruzione ai bambini sfollati

La prefettura di Ouham-Pendé, una delle quattordici della Repubblica Centrafricana, è teatro di una drammatica escalation di violenza, alimentata da conflitti armati che continuano a generare gravi violazioni dei diritti della popolazione civile. COOPI – Cooperazione Internazionale, con il finanziamento degli Aiuti Umanitari Europei (DG ECHO) interviene attraverso il progetto “Risposta integrata all'emergenza per sostenere un'istruzione accessibile, inclusiva, di qualità e protettiva per la popolazione più vulnerabile colpita dalla crisi nella Repubblica Centrafricana”. Gli aiuti si rivolgono ai bambini e ai giovani sfollati che non frequentano la scuola, che l'hanno abbandonata o che non hanno più accesso al sistema scolastico nelle località di Obo, Zémio, Mboki e Bozoum offrendo una risposta educativa rapida, mirata e adeguata al contesto di emergenza.

Violenza a Bozoum: un contesto sempre più instabile

Dalla fine di febbraio 2025, la prefettura di Ouham-Pendé sta affrontando una nuova ondata di violenza senza precedenti. A partire dal 27 febbraio, si sono verificati gravi episodi di conflitto lungo gli assi Bozoum–Bouar e Bozoum–Bocaranga, che coinvolgono gruppi transumanti armati, milizie 3R e forze di autodifesa locali. Questa sequenza di eventi ha aggravato drasticamente la situazione di sicurezza nell’area, costringendo centinaia di famiglie a fuggire verso Bozoum centro e i suoi dintorni. Nel marzo 2025, la città di Bozoum ha continuato a ricevere un afflusso massiccio di sfollati, accolti nei vari siti di accoglienza e presso famiglie ospitanti.

La valutazione sul campo della situazione educativa

Il 19 marzo 2025, i team di COOPI e APADE hanno condotto una valutazione rapida nei siti degli sfollati a Bozoum per analizzare i bisogni educativi dei minori colpiti dal conflitto. L’indagine ha messo in luce una serie di problematiche gravi e diffuse che ostacolano l’accesso all’istruzione per centinaia di bambini e bambine. In primo luogo è emerso che circa 950 alunni sfollati non frequentano attualmente la scuola, con una conseguente sospensione prolungata del loro diritto all’istruzione. La valutazione ha inoltre registrato la presenza di 30 insegnanti anch’essi sfollati, ora stabiliti a Bozoum centro, che rappresentano una risorsa potenziale per supportare la continuità didattica, ma che al momento risultano privi di strumenti adeguati a svolgere il loro lavoro. Infatti, uno degli aspetti più critici rilevati riguarda la completa assenza di materiali scolastici e pedagogici: nessun bambino dispone di zaini, quaderni o materiale per scrivere, e nessun insegnante ha accesso a sussidi didattici per poter garantire un insegnamento efficace. A questi problemi si aggiunge una grave insufficienza nella capacità ricettiva delle scuole presenti a Bozoum centro, dove l’afflusso massiccio di bambini sfollati ha generato sovraffollamento e messo sotto pressione un sistema educativo già fragile. Le strutture scolastiche ospitanti non sono dotate di servizi igienici adeguati e presentano condizioni sanitarie altamente precarie, giudicate “allarmanti” dai team sul campo. Queste condizioni compromettono non solo la qualità dell’apprendimento, ma anche la sicurezza e il benessere degli alunni e del personale educativo.

L’intervento di Risposta Rapida in Educazione

Durante la fase di sfollamento, l’accesso all’istruzione per i bambini rappresenta una priorità assoluta, considerando la loro condizione di estrema vulnerabilità. In collaborazione con l’Ispettorato Accademico di Ouham-Pendé, COOPI ha attivato tempestivamente un meccanismo di risposta d’emergenza per garantire la continuità educativa nei luoghi di accoglienza. Attraverso il sostegno dei dirigenti scolastici locali e una riorganizzazione generale delle risorse, è stato possibile integrare gli alunni sfollati in classi pomeridiane, seguite da insegnanti anch’essi sfollati, per rispondere alla carenza di spazi nelle scuole ospitanti.

Parallelamente, è stato elaborato un piano di intervento per fornire assistenza a tutti i bambini sfollati in età scolare. Tuttavia, numerosi minori risultano ancora esclusi dal percorso educativo per diverse cause, avendo perso mesi, se non anni, di istruzione. Per raggiungere anche questa fascia vulnerabile, i team di COOPI hanno realizzato un’attività di profiling mirato, al fine di predisporre un supporto educativo specifico e adeguato ai loro bisogni. Queste azioni rientrano in una risposta rapida e mirata all’emergenza, messa in campo con urgenza per evitare l’esclusione educativa di centinaia di minori. Ma resta ancora molto da fare. COOPI continuerà a lavorare sul territorio per rafforzare nel medio-lungo termine l’accesso a un’istruzione sicura, inclusiva e sostenibile per tutti i bambini colpiti dalla crisi.

COOPI - Cooperazione Internazionale è presente in modo costante in Repubblica Centrafricana dal 1974, impegnandosi in progetti di emergenza e sviluppo principalmente nei settori della protezione, dell’educazione in emergenza e della sicurezza alimentare. Da maggio 2024 il progetto “Risposta integrata all'emergenza per sostenere un'istruzione accessibile, inclusiva, di qualità e protettiva” mira a prevenire e ridurre l'interruzione dell'istruzione formale per i bambini in età scolare, promuovendo un approccio integrato volto a migliorare le condizioni di salute dei bambini e delle loro comunità.