RDC, Kamiji: nutrizione e protezione per 87.000 persone
01-07-2019 | di COOPI

RDC, Kamiji: nutrizione e protezione per 87.000 persone

Dal 2016, la regione del Kasai e in particolare il territorio di Kamiji, nella provincia di Lomami, è stata teatro di violenti scontri tra le Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) e le milizie dei territori di Dibaya e Luiza. Nel 2018, le insurrezioni si sono attenuate e il 95% degli sfollati del territorio, pari a circa 100 000 persone, hanno fatto ritorno in queste zone.

Al loro rientro, le famiglie hanno trovato case bruciate e campi distrutti. Senza cibo, la vulnerabilità delle comunità si è aggravata, pesando soprattutto sui più piccoli, con un aumento dei casi di malnutrizione acuta.

Per rafforzare la sicurezza alimentare e garantire la protezione delle circa 87.000 persone beneficiarie, da dicembre 2018, grazie al Fondo Umanitario Comune delle Nazioni Unite, abbiamo lanciato il progetto “Assistenza multisettoriale d'emergenza nel settore SECAL/Nutrizione e protezione delle popolazioni colpite dalla crisi umanitaria nella zona sanitaria di Kamiji nel territorio di Kamiji, provincia di Lomami”, che si concluderà a novembre 2019.

Nello specifico, ci occuperemo di ridurre il tasso di morbilità e di mortalità dei bambini al di sotto dei 5 anni e di garantire la protezione dei diritti umani delle persone colpite dalla crisi umanitaria.

Sicurezza alimentare

Il conflitto tra i diversi gruppi armati ha generato una situazione alimentare allarmante: i casi di malnutrizione acuta sono pari al 16,2%, ben oltre la soglia di emergenza del 15% per i bambini tra i 6 a i 59 mesi.

L’approccio di COOPI mira a fornire cure gratuite per i bambini malnutriti e le donne incinte o allattanti, prevedendo nel contempo la distribuzione di cibo, sementi migliorate e di mezzi di produzione agricola, e la formazione di operatori sanitari e beneficiari sulla presa in carico dei casi di malnutrizione acuta e sul loro monitoraggio.

Protezione

Il conflitto armato non solo ha aggravato la sicurezza alimentare del territorio, ma anche la sicurezza delle comunità, violandone i diritti. Secondo il rapporto 2018 di UNHCR, molti minori sono stati arruolati durante gli scontri, andando così a costituire circa il 50% delle milizie. Inoltre, diversi sono stati anche i casi di violenze di genere denunciati.

Con il progetto del Fondo Umanitario provvederemo a rafforzare le capacità comunitarie nel prevenire l’arruolamento di minori e a offrire accesso a servizi di base per la protezione dei minori e delle persone più vulnerabili, in particolare ragazze e donne.

Nel corso dei suoi 40 anni di attività nella Repubblica Democratica del Congo, COOPI ha sostenuto e continua a sostenere i sopravvissuti a violenze di genere, offrendo cure specifiche e supporto psico-sociale e adottando un approccio partecipativo, che rappresenta il vero elemento chiave nel prevenire episodi di violazione dei diritti umani.