Nel 1967 COOPI inizia a lavorare in Ecuador, accumulando una lunga e significativa esperienza e conoscenza del paese e delle sue diverse realtà territoriali e culturali; con il tempo, si sono adattate le azioni all’evoluzione delle necessità della popolazione più svantaggiata.
COOPI lavora in Ecuador dal 1967. Il primo periodo è stato caratterizzato da progetti di sviluppo in collaborazione con Università ed Istituti religiosi-educativi; a partire dagli anni '90, l’Organizzazione è intervenuta con progetti per garantire assistenza alle comunità colpite da eruzioni vulcaniche, smottamenti, alluvioni, collaborando con istituzioni, enti di ricerca e società civile per rafforzare le capacità locali di preparazione e risposta a questo tipo di eventi.
Parallelamente, COOPI ha portato avanti programmi a sostegno di piccoli artigiani e donne afro – ecuadoriane; a partire dal 2006, si è aggiunto l’asse di integrazione della popolazione colombiana migrante nell’area della frontiera nord. Nell’ultimo decennio COOPI ha assunto un ruolo di secondo livello, attraverso il supporto tecnico a realtà locali (autorità e società civile), oltre a contribuire alla risposta al terremoto del 2016.
In questi ultimi anni in Ecuador sono arrivati più di 300.000 migranti venezuelani, alla ricerca di un nuovo inzio. A partire dal 2020, nel quadro della risposta regionale alla crisi venezuelana, COOPI interviene in nove province del Paese. Grazie ai finanziamenti di UNHCR, UNICEF e BPRM, agisce in settori quali abitabilità, protezione, acqua e servizi igienico - ambientali ed inclusione socioeconomica, includendo la risposta all’emergenza pandemica Covid-19. Con il suo intervento, COOPI raggiuge direttamente 56.693 persone, focalizzandosi in particolare su bambini, donne e popolazione LGTBIQ+.